DESCRIZIONE SINTETICA DEL PRODOTTO/SERVIZIO

In questa sezione del business plan, ti viene chiesto di effettuare la descrizione sintetica del tuo prodotto o del tuo servizio. In pratica, ti si chiede di descrivere in cosa consiste il tuo prodotto o servizio nei dettagli, spiegando innanzi tutto:

  • come si chiama
  • in cosa consiste
  • quale è il grado di innovazione rispetto al mercato
  • quale utilità ha
  • quali benefici può portare alla tua clientela potenziale
  • per quale motivo dovrebbe “funzionare”
  • quali sono gli elementi rilevanti di innovazione e/o di differenziazione rispetto a quelli di eventuali concorrenti
  • quali sono i canali di distribuzione (o di erogazione, nel caso di un servizio) che utilizzerai per farlo penetrare nel mercato
  • quali strategie generali hai intenzione di usare
  • quali obiettivi di mercato hai intenzione di raggiungere
  • quali sono i costi collegati al nuovo progetto di investimento

Tutte queste informazioni serviranno per fare capire bene al lettore del tuo business plan che idea hai avuto, come si inserisce nel mercato, e quali benefici, economici e non, comporta la sua realizzazione.

Per comprendere meglio questa sezione, citeremo due esempi che ci sono capitati negli scorsi anni: uno ha avuto seguito (ed è stato finanziato) ed è diventato un ottimo business, l’altro non aveva solide basi e quindi non è stato finanziato .

esempio 1 :  IL DVD DELLE CHIESE DI ROMA PER IL GIUBILEO DEL 2000

Nel 1997 un aspirante imprenditrice ci chiese di aiutarla per la preparazione del business plan di una sua idea, ed era in cerca di qualcuno che gliela finanziasse. Voleva produrre un DVD che conteneva un video-tour delle principali chiese storiche di Roma, con tutte le spiegazioni storiche, religiose, architettonice, artistiche, da vendere a 15.000 lire ai turisti che sarebbero arrivati a Roma per il Giubileo.  Nel business plan descrisse dettagliatamente tutto il suo prodotto nei minimi particolari per renderlo più “appetibile” all’eventuale finanziatore, ma fu trovato un unico punto debole: in Italia, nel 1997, la tecnologia DVD non era ancora diffusa come lo è oggi, e quindi il finanziatore disse che l’idea non avrebbe funzionato. A questo punto, la neo-imprenditrice portò  una serie di dati che provavano una cosa sola: che in altri paese (USA in testa) il DVD era già una realtà presente a livello di massa e che entro brevissmo tempo lo sarebbe diventata anche in Italia. E così, infatti fu: il finanziatore (una banca) credette a quelle previsioni e finanziò il progetto.

esempio 2 : IL RISTORANTE IN CIMA ALLA COLLINA

Un imprenditore (già nostro cliente) un giorno ci chiese di aiutarlo a preparare il business plan per un’idea che aveva avuto: a 2 km dalla sede della sua azienda, a pochi Km da Roma, c’era una collina alta circa 500 metri e sulla sua vetta c’era (e dovrebbe essereci tutt’ora) un carcere ormai in disuso, tutto diroccato. L’unico modo per raggiungere la cima era usare la funivia presente, anch’essa totalmente distrutta e quindi da ricostruire. Ci disse la sua idea: ristrutturare il carcere e creare un ristorante con circa 60 posti, che aveva come punto di forza la vista mozzafiato sul panorama circostante. L’idea, in sè, era molto affascinante; ma si scontrava con la fattibilità economico-finanziaria del progetto a business plan. Dopo un rapidissimo consulto, facemmo notare all’imprenditore che per la sola ristrutturazione della funivia erano necessari circa 900.000 euro, e per la ristrutturazione del carcere (da rifare da capo a piedi), ne sarebbero serviti almeno altri 500.000. Lo facemmo riflettere sul fatto che, solo per rendere operativo e accogliente il posto, avrebbe dovuto investire circa 1.400.000 euro, e senza contare gli altri costi di investimento e di gestione!! Con soli 60 posti a sedere, e ipotizzando un costo medio di un pasto a 45 euro, e un turn-over dei tavoli pari a 3 (ipotesi molto ottimistica!!), ci avrebbe messo circa 13 anni a recuperare l’investimento fatto. Forse un pò troppo… Dopodichè, abbandonò l’idea per mancanza di redditività.

Questi due semplicissimi esempi hanno l’obiettivo di farti fermare a riflettere su tutti gli aspetti del tuo business e considerarli in un’ottica più ampia dell’idea che hai avuto. Lo abbiamo già detto e non ci stanchiamo di ripeterlo: il business plan serve a te per riflettere su punti di forza e di debolezza della tua idea di business, e serve agli stakeholders per verificare la bontà del tuo progetto.

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