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Giancarlo Barbarisi - Business Trainer

Sono Giancarlo Barbarisi e sin da quando ero uno studente del Liceo, ho respirato aria di azienda. Appena quindicenne, infatti, ho iniziato a “lavorare” con mio padre che faceva consulenza alle imprese nell’ambito dei finanziamenti agevolati alle imprese. 

Erano i tempi di leggi di agevolazione finanziaria quali la legge 46/82, della legge 215 per l’imprenditoria femminile oppure della famosissima legge 488 del 1992.

Non ci capivo molto, però: ero troppo giovane e l’unica cosa che ricordo di quei tempi è il numero di imprese che ho visto nascere, crescere e prosperare proprio grazie a queste leggi di finanza agevolata

Un po’ per stare insieme, un po’ per formazione personale, nei periodi estivi mio padre mi portava con lui in giro per aziende, soprattutto nel mezzogiorno d’Italia. Infatti, nel sud Italia, i finanziamenti a fondo perduto erano molto consistenti e, per le imprese che volevano nascere e prosperare, erano delle ottime occasioni!

Erano i tempi del Boom Economico, i mitici anni ’80! Erano i tempi in cui lo Stato faceva davvero di tutto per agevolare l’apertura di nuove imprese e per sostenere (finanziariamente) quelle già esistenti. Era il periodo dei cosiddetti “finanziamenti a pioggia”…

Ho assistito, più volte, alla “classica” storia imprenditoriale di successo: la nascita di un’azienda avvenuta nello scantinato di un imprenditore “visionario” che, dopo pochi anni, è diventata un colosso con fatturati miliardari!

Ho visto la vita di tanti imprenditori cambiare letteralmente da un anno all’altro proprio grazie all’energia delle loro idee e grazie agli aiuti pubblici dello Stato. Ho visto tantissime banche cedere di fronte alla bontà di alcune idee imprenditoriali e concedere i finanziamenti di cui l’imprenditore di turno aveva bisogno! 

E ho visto, tantissime volte, la trasformazione di un sogno in una splendida realtà!

Anche se all’epoca non ci capivo molto, le aziende sono sempre state un po’ casa mia. La curiosità, poi, è stata decisiva: come qualunque ragazzino curioso, facevo tremila domande ad ogni imprenditore. Volevo capire come aveva fatto a “tirare su” un’industria del genere e gli chiedevo di farmi vedere “…come si fa a produrre il tuo prodotto!”. 

Moltissimi imprenditori erano entusiasti e orgogliosi di mostrare ad un ragazzino come facevano a fare i loro prodotti. Erano semplicemente contenti di mostrare ad un ragazzino di 15-16 anni come avveniva il famigerato “processo produttivo”! 

E, così, a soli diciannove anni,  avevo già visto decine di processi produttivi relativi a decine di produzioni diverse. Non tutto mi era chiaro ma, intanto, il mio subconscio annotava migliaia di informazioni fondamentali che mi sono servite anni dopo.

Quasi ogni giorno sentivo parlare mio padre del cosiddetto “Piano Industriale“, il progetto con il quale un imprenditore “raccontava” la sua idea e, poi, la traduceva in numeri per capire se poteva funzionare oppure no. 

Negli anni, il “piano industriale”, ha assunto una connotazione più “internazionale”, è stato sdoganato ed è diventato quello che ormai tutti conoscono con il nome di “Business Plan“.

Successivamente, mi sono iscritto alla facoltà di Economia e, poi, mi sono laureato. Negli anni dell’Università ho continuato a lavorare con mio padre e ho curato personalmente la redazione di alcuni progetti per conto di imprenditori che, all’epoca, fatturavano “40 miliardi di lire”, “10 miliardi di Lire” oppure “Un paio di miliardi di lire”. 

Insomma, lavoravo a contatto con i classici “Imprenditori Piccoli e Medi” della realtà Italiana! 

Per finire l’Università ci ho messo un po’: da una parte, perché lavoravo. Dall’altra perché io sono un tipo pratico mentre l’Università italiana era ancora un po’ troppo teorica e nozionistica. In due parole: preferivo lavorare che non studiare! E avevo bisogno di applicare quello che studiavo altrimenti avevo l’impressione di fare “aria fritta”!

Dopo l’Università ho preso due MASTER di specializzazione: il primo in finanza aziendale, visto che già ne conoscevo i meccanismi per via del lavoro. Il secondo, l’ho preso in controllo di gestione perché volevo capire meglio cosa c’era, davvero, dietro a certi numeri del bilancio di esercizio e della contabilità. 

Dopo la laurea e le specializzazioni, ho deciso di fare il “grande salto”: mettermi in proprio come free-lance!

Peccato che, all’epoca, avevo solo ventisette anni e, per una certa mentalità tipica italiana, ero considerato “troppo giovane” per fare questo lavoro. 

Solo verso i quarant’anni, secondo una certa corrente di pensiero, un professionista ha le competenze e l’esperienza necessarie per poter dare consigli e suggerimenti! Peccato che a ventisette anni, avevo una laurea, due specializzazioni e, soprattutto, quasi dieci anni di esperienza diretta a contatto con gli imprenditori!!!

Lavorando con mio padre avevo capito che, quando entrano a contatto con i numeri, tantissimi imprenditori vanno letteralmente in TILT!! Questo cattivo rapporto con i numeri dipende da una serie di fattori il più importante dei quali è, indubbiamente, il fatto che se un imprenditore è bravo a fare mozzarelle, vino, vestiti, componenti per macchinari o qualsiasi altra cosa, molto spesso litiga con i numeri! 

Di quali numeri sto parlando? Ovviamente mi riferisco ai numeri del bilancio. Parlo dei numeri della finanza d’impresa, quelli del controllo di gestione, quelli della pianificazione strategica e, soprattutto, di quelli relativi ai bilanci di previsione!

Eh si: perché la stragrande maggioranza degli imprenditori con certi numeri ci litiga proprio!

E cosa fa, di solito, un imprenditore, quando non vuole avere a che fare con i numeri della sua azienda? Delega la gestione di questi numeri al suo commercialista. Nei casi peggiori, ad un ragioniere. E, questo, è uno dei più grandi errori che può fare un imprenditore.

Da questa constatazione è partita, parallelamente, la mia carriera di formatore. 

Mi venne subito in mente quando, alla fine del MASTER di finanza aziendale, tutti i professori ci dissero che avevamo un compito: “Dovete portare la cultura d’impresa nelle imprese!“. 

Mai frase fu più illuminante! 

Negli anni di lavoro con mio padre avevo toccato con mani le difficoltà che hanno gli imprenditori con certi numeri. Avevo capito che uno dei punti deboli della classe imprenditoriale italiana era proprio la formazione “tecnica”. Avevo capito che, in generale, il Piccolo e Medio Imprenditore Italiano non conosce alcuni aspetti essenziali e fondamentali del suo business. 

Avevo visto con i miei occhi imprenditori che facevano alcuni conti “a naso”, cioè basandosi sull’esperienza e/o su qualche “formuletta magica” che facesse “girare” i conti.

Avevo capito che se un imprenditore avesse avuto a disposizione gli strumenti della moderna economia aziendale, avrebbe potuto fare davvero sfracelli! Avevo capito che, spesso, le difficoltà delle aziende nascono proprio dalla mancanza di questa formazione “tecnica”.

E avevo capito la cosa più importante: che dovevo e, soprattutto, che potevo fare qualcosa!

Iniziai a contattare tantissimi centri di formazione che erogavano “formazione imprenditoriale” e, poco dopo iniziai a collaborare con alcuni di loro. La mia “carriera” di formatore professionale è iniziata con una Università non molto nota, ma pur sempre un’Università! Progettavo i corsi, facevo le lezioni e gestivo praticamente tutto quello che girava intorno a questi corsi.

La cosa davvero divertente è stata che raccontavo in aula quello che facevo all’interno delle imprese come consulente e portavo nelle aziende quello che dicevo in aula. Diciamo che un’attività completava l’altra e tutte e due andavano verso la stessa direzione!

A quel punto, il “grande salto” doveva essere completo: era arrivato il momento di passare dalla condizione di professionista e formatore free-lance a quella più appropriata (vista la mia formazione) di imprenditore!

Avevo le idee chiare in testa e, visto che ne ho sempre sentito parlare sin da ragazzino (anche sei chiamava “Piano Industriale”), ho scritto il business plan della mia idea di business. Avevo deciso di “vendere” le mie competenze come formatore e come consulente e volevo aprire una Società. 

Ma, come spesso accade in questi casi, non avevo un socio!

Come una specie di manna scesa dal cielo all’improvviso, in uno di quei centri di formazione per imprenditori ho conosciuto Paola. Non so perché, ma mi è sembrata subito la “persona giusta”. Una di quelle di cui ci si può fidare e con le quali è un piacere collaborare. 

Ho aspettato un po’ di tempo prima di mostrarle la mia idea. Poi, mi sono deciso e le ho sottoposto il mio progetto. Le ho mostrato i “numeri” del mercato potenziale. Le ho mostrato le prospettive di crescita e di sviluppo. Le ho mostrato i rendimenti futuri attesi del nostro business. Le ho mostrato i potenziali margini di profitto e, insieme, concordammo che questa cosa “s’aveva da fare!”.

E, pochi mesi dopo, l’abbiamo fatta!!

Lo ammetto: ho avuto gioco facile! Grazie ad un business plan fatto come si deve, ricco di particolari, di previsioni, di dati di mercato e di tutto quello che serve per rendere un progetto “credibile”, non ho faticato molto per convincerla. 

Tutto era perfettamente a “portata di mano” e realizzabile. Nessun numero sparato a caso, nessuna previsione “inventata”. Era tutto basato su dati di fatto. 

Abbiamo condiviso la cosa più importante, quella che mi fu detta alla fine del MASTER di finanza aziendale dai Professori del corso: “Dovete portare la cultura d’impresa nelle imprese“.

Questa frase è diventata immediatamente la VISION di Impresa Sviluppo & Management, la nostra Società che, da oltre 17 anni, è presente sul mercato della formazioni imprenditoriale e della consulenza alle imprese.

Il resto, è storia recente.

La nostra società, dopo due anni dalla sua apertura, era leader nella gestione di alcuni corsi di formazione per imprenditori, nella regione Lazio. Dal 2005 fino al 2010, siamo stati i partner tecnici e professionali della FEDERLAZIO, l’associazione delle Piccole e medie Imprese della Regione Lazio. 

Per conto della FEDERLAZIO abbiamo realizzato il sito web “Federlazio SPI – Servizi Per le Imprese“, un portale che, all’epoca, era all’avanguardia per la prestazione di servizi professionali e formativi alle imprese.

Con la FEDERLAZIO sono stato relatore in alcuni convegni rivolti agli imprenditori e che riguardavano proprio la finanza d’impresa, il controllo di gestione, il marketing la pianificazione strategica d’impresa.  

Siamo stati partner professionali di FORMARE, la società che, per conto della FEDERLAZIO, eroga servizi di formazione imprenditoriale agli imprenditori.

Nel 2003 è iniziata la collaborazione con l’I.R.F.I. (Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale) che era l’azienda speciale che, per conto della CCIAA di Roma e provincia, eroga servizi idi formazione agli imprenditori. Da qualche anno l’IRFI si chiama FORMACAMERA ma io preferisco chiamarla ancora IRFI .

Con l’IRFI abbiamo realizzato decine di progetti di formazione per imprenditori e abbiamo lavorato sia con il Fondo Sociale Europeo (FSE) che per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) considerato il massimo livello di insegnamento nell’ambito della formazione finanziata.

Sempre con l’IRFI siamo stati i promotori di una serie di corsi di formazione sul Business Plan (clicca qui per approfondire) e di una serie di seminari sul Business Plan che hanno riscosso un enorme successo a livello nazionale (clicca qui, se vuoi approfondire). 

Da alcuni anni, sempre insieme a FORMACAMERA, stiamo gestendo i percorsi in Alternanza Scuola-Lavoro e abbiamo collaborato e stiamo collaborando, praticamente, con quasi tutte le scuole superiori di Roma e provincia. Siamo assolutamente convinti che un buon rapporto tra azienda e lavoratore debba nascere sui banchi di scuola ed è proprio per questo che, ogni anno, mettiamo in stage formativo circa 500 studenti.

Nel 2009 una nuova idea e una scommessa: abbiamo deciso di onorare la nostra VISION (“Portare la cultura d’impresa nelle imprese“) e, di conseguenza, abbiamo deciso di “traslocare” on line la nostra competenza. 

Il 1° luglio del 2009 è nato www.businessplanvincente.com il sito web della formazione imprenditoriale che anche Google ha scelto come sito web di riferimento per chiunque desideri approfondire gli aspetti della formazione “tecnica” della gestione d’impresa.

Nella pagina “RISORSE” del sito, dal 2010, sono in vendita alcuni manuali di formazione tecnica per imprenditori (clicca qui per andare alla pagina). Il manuale più venduto è proprio “Come fare un Business Plan Vincente“, la guida operativa in cui ho trasferito le competenze che ho accumulato in questi ultimi 30 anni di attività professionale, imprenditoriale e formativa.

 

Come fare un Business Plan Vincente” è considerato il “BEST SELLER” del settore poiché è stato scelto da migliaia di imprenditori che volevano scrivere la loro idea di business in modo facile, chiaro e professionale. 

Nel 2016 ho cambiato un’altra volta perché dobbiamo continuare a perseguire la nostra VISION: ho iniziato a fare delle conferenze in giro per l’Italia in cui parlo, ovviamente, di Business Plan. Contemporaneamente, ho aperto una scuola di management e anche un gruppo su Facebook perché il mio obiettivo principale è sempre quello: “voglio portare la cultura d’impresa nelle imprese!”  

 

Paola De Marinis

Ciao,

io sono Paola De Marinis e da qualche anno insieme a Giancarlo supporto molti imprenditori e neo imprenditori nel realizzare i loro business. La mia storia è un po’ diversa da quella di Giancarlo.

Infatti, provengo da una famiglia in cui entrambi  i miei genitori sono due lavoratori dipendenti, e probabilmente si sarebbero aspettati che anch’io mi impiegassi all’interno di un qualche ministero.

Invece non è andata proprio così, e ho deciso di “fare impresa”!

Dopo essermi laureata in Economia e Commercio e specializzata nel Terzo Settore, ho cominciato a lavorare presso un’azienda che si occupava di consulenza e formazione.

Per un paio di anni ho lavorato presso questa società  senza prestare molta attenzione all’orario e dedicandogli tanta passione: perché ciò che facevo mi piaceva.

Il caso, e un po’ la fortuna, mi  fatto incontrare in quegli uffici Giancarlo il quale  mi ha “venduto” la sua idea di business! Si è messo lì e mi ha mostrato grafici, analisi e numeri! E mi ha coinvolto…

Come si dice , ho incontrato la “persona giusta, al momento giusto”, perché era già un po’ di tempo che scalpitavo. E quindi l’idea di costruire qualcosa di mio mi ha allettato ed entusiasmato da subito!!

Peccato che in tasca non avevo una lira!! Ma questo non mi ha spaventato: quell’anno ho deciso di non andare in vacanza  ed investire quei pochi soldi che avevo risparmiato per andare  dal notaio a costituire la nostra società. La nostra Mission è quella di diffondere la cultura d’impresa all’interno delle aziende  e  supportare  gli imprenditori  nella gestione delle loro attività.

Nel 2001 abbiamo aperto la Soc. IMPRESA SVILUPPO & MANAGEMENT e siamo passati di collaborazione in collaborazione, fino a diventare partner di FORMACAMERA (ex- I.R.F.I.), che è la società di formazione imprenditoriale della C.C.I.A.A. di Roma e Provincia. 

Successivamente siamo stati partner professionali della FEDERLAZIO, che è un’associazione di Piccole e Medie Imprese della Regione Lazio. In poco tempo abbiamo iniziato a collaborare con centri di formazione professionale, con aziende private e con Aziende della Pubblica Amministrazione.

Oggi abbiamo deciso di mettere on-line le nostre conoscenze e le nostre competenze per aiutare gli imprenditori (o aspiranti tali) che vogliono aprire un loro business o vogliono ampliare quello che già hanno e che non sanno dove reperire le informazioni giuste in grado di destreggiarsi in mezzo a “certi numeri”…


I dati della nostra Società

Denominazione sociale: Impresa Sviluppo & Management S.n.c.
Sede legale e operativa: via Alberico II n.35 – 00193 Roma
Recapito telefonico e fax: 06.68891958
PARTITA IVA 07149471000
Iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA di Roma e al REA n.1013764
Indirizzo posta elettronica certificata PEC: ism1@legalmail.it