Obiettivo Crescita e Business Plan: ecco cosa ha portato a casa chi ha partecipato!
Lo scorso 30 gennaio 2020 si è svolta, a Roma, la prima tappa del tour che ho organizzato per promuovere i finanziamenti europei e le modalità di redazione del Business Plan.
L’evento è andato “SOLD OUT” e, proprio per questo, sono stato costretto a lasciar fuori più di cento imprenditori. Tutti coloro che sono rimasti fuori, infatti, avevano chiesto di partecipare ma i posti disponibili in sala erano, ormai, finiti.
Di cosa ho parlato durante questo evento che ha riscosso un successo straordinario? Cosa hanno portato a casa gli oltre centoventi imprenditori che sono riusciti a partecipare?
Obiettivo Crescita e Business Plan: finanziamenti europei e Pubblica Amministrazione
Come ho detto in sala durante l’evento, chi ha partecipato a #OBIETTIVOCRESCITA ha portato via una convinzione molto importante. Si tratta della consapevolezza del fatto che, in Italia, ci sono MILIARDI di EURO destinati alla nascita, alla crescita e allo sviluppo delle imprese.
Si, lo so che quando si parla di “Finanziamenti Europei“, lo scetticismo, l’incredulità e la diffidenza regnano sovrani! Però, so anche una cosa molto più importante: in questi ultimi vent’anni, sono ho fatto arrivare nelle casse delle imprese miei clienti circa 140 milioni di euro, tra finanziamenti pubblici e finanziamenti bancari.
E, adesso, ti dico anche come ho fatto.
Partiamo da una considerazione di base: il settore dei finanziamenti pubblici alle imprese non gode di grandissima fiducia.
Questo deve essere preso come un dato di fatto poiché, fin troppo spesso, ancora sento dire frasi come: “La Pubblica Amministrazione ti fa arrivare i soldi solo se hai il santo in Paradiso!”. Non vorrei sembrare quello che fa gli spot promozionali per la Pubblica Amministrazione poiché non è questo il mio ruolo. Però, quello che occorre dire va detto. Anche se ci scontriamo on alcune lentezze burocratiche che rallentano i tempi, la P.A. fa davvero di tutto per agevolare gli imprenditori! In questo senso, mi riferisco al fatto che la P.A. concede delle “proroghe” rispetto alle date di consegna della documentazione.
La Pubblica Amministrazione e l’erogazione dei finanziamenti.
In questi ultimi anni, infatti, ho assistito di persona ad una Pubblica Amministrazione molto più “morbida” rispetto a certe cose, rispetto ad un recente passato. Mi riferisco in modo esplicito al fatto che la P.A., spesso, fa davvero di tutto per far arrivare ‘sti benedetti soldi nella casse delle imprese! Concede proroghe, chiede integrazioni, accorda tempo, consente di modificare le compagini sociali e molto altro ancora.
E, tutto questo, per fare cosa?
Per concedere i finanziamenti alle imprese…
Si, anche se quello che hai appena letto ti sembra incredibile, in moltissimi casi corrisponde alla semplice verità! In questi ultimi anni ho assistito personalmente a Pubbliche Amministrazioni davvero desiderose di aiutare le imprese del nostro Paese. In molti casi, sono stati concessi mesi di tempo per “…adeguarsi alla normativa vigente” o cose simili. Finanziamenti chiesti per aprire un ristorante concessi nonostante la mancanza dell’autorizzazione per la canna fumaria, arrivata successivamente. Finanziamenti erogati anche ad una compagine sociale poi cambiata in corso d’opera per dissapori tra i soci. Soldi che sono stati finanziati in condizioni che sarebbero difficili anche solo da immaginare.
E, allora? Tutte queste parole (e parolacce) che si dicono contro la Pubblica Amministrazione? E tutte le leggende metropolitane che girano intorno all’argomento? E tutti quelli che si lamentano perché “Non ci sono soldi per fare crescita e sviluppo”? Questo è quello di cui ho parlato durante “Obiettivo Crescita” lo scorso 30 Gennaio, a Roma.
Queste sono alcune delle risposte che ho voluto dare ad un pubblico di imprenditori al quale ho detto che questi soldi ci sono e che la P.A. sta facendo di tutto per farli arrivare alle imprese.
Obiettivo Crescita e Business Plan: come si presenta la domanda di finanziamento
Purtroppo, però, spesso la P.A. si trova di fronte ad un vero e proprio “muro” costituito dalla diffidenza e dalla mancanza di conoscenza. Ma non solo. Spesso, infatti, mancano proprio le basi per poter chiedere un finanziamento pubblico. Mi riferisco al fatto che la stragrande maggioranza degli imprenditori e degli aspiranti imprenditori non sa come si compila una domanda di finanziamento.
Molti sono convinti che sia sufficiente scrivere due informazioni alla meno peggio, e tutto fila liscio. Altri, invece, sono convinti che sia sufficiente avere letto ed interpretato un bando, per ottenere i finanziamenti. Purtroppo, la questione è un pochino più complicata, anche se non impossibile.
Oltre a saper leggere ed interpretare un bando, infatti, occorre una cosa importantissima: il business plan.
Qualsiasi domanda di finanziamento (pubblico, bancario o anche privato) è destinata a morire in un cassetto se non viene accompagnata da un business plan fatto bene. Ecco perché il titolo di questo articolo: “Obiettivo Crescita e Business Plan“. Voler far crescere un’impresa senza aver pianificato tutti i passi necessari significa procedere senza una guida, senza una direzione. Si va un po’ “a fortuna”, insomma…
E quando si parla di “gestione aziendale” o di “pianificazione “strategica” è necessario lasciare ben poco spazio all’improvvisazione. Maggiori sono i dettagli della pianificazione, più alte sono le probabilità di ottenere quello di cui c’è bisogno. Il fatto è che, purtroppo, la stragrande maggioranza degli imprenditori italiani è abituata ad improvvisare e non a pianificare. Solo che tutti i manuali di management specificano che, molto spesso, l’essenza del successo sta nella pianificazione. E quindi, cosa serve?
Obiettivo Crescita: il cambiamento necessario all’imprenditore del ventunesimo secolo.
Serve cambiare la mentalità imprenditoriale, ecco cosa serve. Serve abbandonare le lamentele ed è assolutamente necessario smettere di credere a certe “leggende metropolitane” che non fanno bene all’imprenditoria italiana. Serve avere maggiore conoscenza e molta più competenza. Nel 2020, con miliardi di euro ancora disponibili nell’Agenda 2014-2020, è impensabile che la classe imprenditoriale italiana non sia ancora pronta a cogliere determinate occasioni!
Allo stesso modo, è impensabile che, ancora nel 2020, un imprenditore possa andare in giro senza avere il business plan della sua impresa sotto mano. Ogni Stakeholder che entra in contatto con un imprenditore, infatti, da lui vuole avere avere informazioni sul futuro. Il business plan ha proprio questo obiettivo; mettere chiunque nelle condizioni di capire dove vuole andare l’imprenditore. Cosa vuole fare, come vuole farlo, insieme a chi e con quali risorse.
E, per fare tutto questo, il business plan di un’idea imprenditoriale deve essere scritto seguendo uno schema ben preciso. Per questo, parlo sempre di “Business Plan Vincente!” (clicca su questo link per avere maggiori informazioni)
Questo è stato ciò di cui ho parlato a Obiettivo Crescita: i passi che deve seguire un imprenditore che vuole ottenere quello di cui ha bisogno, soprattutto se ciò di cui ha bisogno si chiama “soldi”.