Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan

Cristiano Ronaldo Juventus Investimenti e Business Plan

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: e adesso che c’entra un campione dello sport con il nostro sito? Cosa ha a che fare il trasferimento del campione portoghese con le considerazioni che facciamo sugli investimenti e sul business plan? Che c’entra questa operazione di mercato con i contenuti “tipici” di questo BLOG? C’entra, c’entra eccome.

Oggi, infatti, voglio parlare di una delle operazioni di mercato più “costose” mai avvenute nell’ambito del calcio a livello mondiale, forse la più costosa. Perché, da circa una settimana, non si parla d’altro: il passaggio di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus. C’è un motivo che mi ha spinto a scrivere questo articolo intitolato proprio “Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan. Il motivo è molto semplice: si tratta del vorticoso giro di soldi che sono girati intorno a questo trasferimento.

Si parla di cifre esorbitanti: clausole rescissorie milionarie (quasi miliardarie), “costo” per il trasferimento del giocatore pazzesco. Stipendio netto annuo di CR7 ben oltre il limiti dell’etica e della ragionevolezza. Si parla di tutto di più e, da più parti, si è alzata l’indignazione generale proprio per le cifre che girano intorno a questa “operazione di mercato”.

Certo, se vogliamo vedere le cose dal punto di vista “etico”, ci sarebbe qualcosa da rivedere. Ma se le stesse cose le osserviamo dal punto di vista “business“, tutto acquista un senso completamente diverso. E, allora, vediamo cosa si “nasconde” dietro l’operazione di mercato più costosa della storia del calcio mondiale.Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: qualche premessa 

Prima di parlare degli aspetti “business” di questa operazione di mercato devo fare qualche piccola premessa:

  1. Non sono un tifoso della Juventus.
  2. Non seguo il calcio (ero tifoso da giovane)
  3. Sono abituato ad osservare certe cose dal punto di vista “costo/rendimento”
  4. Sono abituato a valutare certe cose in base a calcoli di fattibilità economico-finanziaria 
  5. Il calcio è sempre più un “business” e sempre meno uno sport e, quindi, è governato da dinamiche “business” e non sportive.

Le prime due premesse riguardano me e il rapporto che ho con il calcio. Le successive due riguardano il mio lavoro e la mia “forma mentis”.

L’ultima premessa, invece, riguarda una verità inconfutabile che deve essere accettata anche dal tifoso più appassionato e accanito: il calcio è sempre meno uno sport e sempre più un business. Capire e, soprattutto, accettare questa premessa è fondamentale per capire (e accettare) tutto quello che stai per leggere. Una squadra di calcio, ormai, è un’azienda a tutti gli effetti. E, come tale, deve perseguire obiettivi di rendimento e di profitto.  Ecco perché sto parlando di Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan. 

Se avessi dovuto commentare il passaggio del campione portoghese alla Juventus senza tenere presente la premessa n° 5, non avrei di certo scritto questo articolo! Mi sarei limitato a leggere i commenti che tantissime persone indignate stanno scrivendo sui giornali on-line e sui social media a proposito di questa “operazione” e sarei stato più o meno d’accordo con loro. “E’ una vergogna”. Oppure: “E’ uno scandalo!!!”. E ancora: “Ci sono milioni di persone che non arrivano a fine mese e a questo qui gli danno tutti questi soldi!!!”.

Insomma, sto parlando dei commenti di persone scandalizzate per l’enorme quantità di soldi che girano (e sono girati) intorno a questa operazione.

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: le cifre

Per comprendere meglio cosa gira intorno a Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan, è il caso di dare qualche numero:

  • acquisto del cartellino: 105 milioni di euro
  • oneri accessori (commissioni): 12 milioni di euro
  • stipendio lordo/annuo: circa 60 milioni di euro (30 ml netti all’anno, circa)
  • durata del contratto: 4 anni

Si tratta di un’operazione che, complessivamente, “costa” circa 350 milioni di euro (milione più, milione meno). “Uno sproposito!”, potrebbero dire in tantissimi. “Una follia!!!”, potrebbero aggiungere altri”. “Una cosa eticamente oscena..!” commenteranno sicuramente altri ancora. 

Però, c’è un “però”. Se, invece di chiamarla “operazione” iniziamo a chiamarla come si chiama, e cioè “Investimento“, appare chiaro come la questione Cristiano Ronaldo Juventus Investimenti e Business Plan assuma contorni diversi. Nel linguaggio della gestione d’impresa, al concetto di “INVESTIMENTO” è inequivocabilmente legato il concetto di “RENDIMENTO“. Ciò significa che bisogna considerare un “investimento” qualsiasi cosa che produce un rendimento. Non a caso c’è una branca dell’economia aziendale che si occupa proprio della valutazione degli investimenti e dei loro rendimenti.

Per approfondire questo aspetto fondamentale del management aziendale, clicca qui.

Bene! E, allora? Se la questione Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e business plan la osserviamo in ottica “business” (cioè, creazione di “rendimenti” economici”), appare chiara una cosa. La Juventus ha fatto un’operazione commerciale coi fiocchi! Vediamo perché.

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: i “ritorni” economici

Da cosa derivano le entrate finanziarie di una società di calcio? Oltre alle mille voci di entrata di valore più basso (che, comunque, “entrano nel conto economico della società), i soldi arrivano prevalentemente da: 

  1. diritti TV (circa il 60% delle entrate)
  2. merchandising (vendita di gadgets con i colori della squadra)
  3. vendita di abbonamenti e biglietti allo stadio
  4. sponsorship tecniche
  5. varie ed eventuali

Ora: non voglio entrare nel merito delle cifre secche derivanti dalle varie fonti di guadagno poiché non le conosco. Conosco, però, il prezzo di mercato di una maglietta della Juventus (circa 140 euro) e ne conosco anche il relativo costo di produzione. Inoltre, conosco il numero di tifosi che la Juventus ha, in Italia. Ipotizzando che nel corso del solo anno 2018 solamente 500.000 tifosi della Juventus acquisteranno la nuova maglietta di Cristiano Ronaldo, il conto dell’incasso è presto fatto.

La Juventus potrà incassare 70 milioni di euro dalla sola vendita delle magliette di Cristiano Ronaldo!!! Già solo questi soldi saranno sufficienti a pagare interamente lo stipendio lordo annuo del giocatore. 

Teniamo presente che la vendita delle magliette è solo una delle tantissime voci di merchandising direttamente imputabili a Cristiano Ronaldo. A questa occorre aggiungere la vendita di altri gadgets del merchandising, ma non solo. Occorre tenere presente la quasi certa impennata degli abbonamenti alla PAY-TV da parte dei tifosi che vogliono vedere in diretta le imprese sportive di CR7. E, quindi, occorre considerare l’incremento dei diritti TV spettanti alla Juventus. Sicuramente l’arrivo del giocatore determinerà l’arrivo di altre sponsorship tecniche che garantiranno alla Juventus altre entrate finanziarie.

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: la FIAT (o FCA)

Insomma: come vedi, solo osservando queste voci di incasso “direttamente imputabili” a Cristiano Ronaldo, è facile immaginare che i famosi 350 milioni dell’investimento complessivo saranno più che abbondantemente coperti. Ma, a queste voci, occorre aggiungere quella più importante.

Come moltissimi hanno già capito, l’immagine di Cristiano Ronaldo sarà utilizzata per promuovere sul mercato il “prodotto” di punta della famiglia Agnelli. Sto parlando del “core business” di famiglia: la FIAT (o FCA).

Qui, anche per me, è abbastanza difficile fare i conti precisi dell’impatto che avrà il volto di Cristiano Ronaldo sulle vendite delle automobili del gruppo FIAT (o FCA). Ma, nonostante la difficoltà di effettuare certi calcoli in modo preciso (in questo momento non dispongo dei bilanci FIAT nè del Business Plan per i prossimi tre esercizi), azzardo qualche ipotesi.

Il ritorno economico derivante dall’utilizzo dell’immagine del giocatore per sponsorizzare le automobili del gruppo FIAT, potrebbe essere calcolato nell’ordine di qualche centinaio di milioni di euro. Considerando che il gruppo FIAT nel 2017 ha fatturato 120 miliardi di euro, è più probabile che l’impatto dell’immagine di Cristiano Ronaldo sia addirittura superiore.

Ovviamente, il tutto deve essere considerato in un’ottica globale. La FIAT (o FCA), ormai, non è più un “player” di livello nazionale e/o europeo ma è diventata un’azienda di livello mondiale. E, proprio per questo, ha bisogno di rinforzare la sua immagine a livello globale con icone dello sport famose e note in tutto il mondo. Ecco perché la scelta di effettuare un investimento su un’icona dello sport come il giocatore portoghese.

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan: il ROI 

Qualcuno si è scandalizzato per le cifre che sono girate intorno all’affare “Cristiano Ronaldo”. Qualcun altro l’ha buttata sulla cosa “etica” e sullo scandalo di certe cifre che ruotano intorno al giocatore. Qualcun altro ha detto che non è morale che un solo giocatore guadagni tutti quei soldi. Io non dico che tutte queste persone abbiano torto e nemmeno che abbiano ragione.

Tutte queste persone hanno in comune una cosa: non considerano questo “investimento” per quello che è. Cioè, proprio un investimento e non un’operazione di carattere “etico”. Come qualsiasi altro investimento che viene effettuato dall’imprenditore per produrre dei rendimenti, anche Cristiano Ronaldo deve essere considerato un investimento. Perché da una parte c’è la Juventus che lo ha acquistato per portare dei rendimenti. E, dall’altra, c’è un investimento che deve produrre un rendimento.

Nell’economia aziendale questo rendimento prende il nome “tecnico” di ROI che significa proprio “Return On Investments”. Che, tradotto dall’inglese, significa proprio “ritorno sugli Investimenti”, ossia quanto guadagna l’azienda, in termini percentuali, sugli investimenti che ha effettuato. Il ROI viene comunemente utilizzato nell’ambito dell’analisi del bilancio che viene effettuata per calcolare la performance economica dell’azienda stessa. 

Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e business plan: le conclusioni

Quindi, in conclusione, e al di là di tutte le considerazioni “etiche”, la Juventus ha fatto o no un buon affare? Secondo me, si: ha fatto l’affare degli ultimi anni! E sono certo che, prima di tirare fuori tutti questi soldi, qualcuno si è preso la briga di tirare giù un business plan per valutare la fattibilità economico-finanziaria di tutta questa “operazione”. E sono anche sicuro che da quel business plan è uscito fuori un verdetto: Cristiano Ronaldo è un’ottimo affare.

Perché possiamo dire quello che vogliamo: possono esserci antipatici o anche simpatici. Li possiamo amare oppure odiare. Possiamo condividere quello che fanno o non condividerlo e possiamo tifare Juventus oppure no. Ma una cosa è assolutamente evidente e certa: quelli della FIAT (o FCA) e della Juventus ragionano in termini imprenditoriali perché sono imprenditori.

E i conti, certi conti, li sanno fare benissimo…

 

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6 commenti su “Cristiano Ronaldo Juventus investimenti e Business Plan”

  1. Ottima operazione di Mkt. Qualcuno potrebbe storcere il naso per l’età di CR7, ma ad oggi è sostanzialmente integro per cui dovrebbe riuscire a coprire i 4 anni di contratto. In tal caso il ROI è stellare!

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    • Ciao Claudio,

      è proprio vero: si tratta di un’ottima operazione di marketing che porterà dei benefici immensi alla FIAT (FCA) e alla Juventus. Ed è vero anche che qualcuno potrebbe storcere il naso per l’età di CR7 ma è anche vero che siamo di fronte ad un Professionista con la “P” davvero maiuscola il quale, molto probabilmente, riuscirà ad onorare il contratto al TOP delle sue potenzialità fino alla fine.

      Nel frattempo, da stamattina, sono praticamente andate a ruba le magliette che la Juventus ha messo in vendita a 140 euro. In pratica, entro brevissimo tempo, lo stipendio di CR7 sarà interamente pagato dalla vendita delle sole magliette. Poi i sarà il resto del merchandising e, soprattutto, i ritorni per “casa FIAT”.

      Davvero una bella operazione di marketing e anche finanziaria.
      I miei più sinceri complimenti sinceri alla Juventus.

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  2. Mi sembra un articolo molto ben fatto, scritto con parole semplici ma chiare e dirette, e che analizza in modo concreto e lucido l’investimento deciso dalla Fiat, senza per questo non evidenziare in modo pacato l’ovvio impatto negativo in termini di etica e di morale dell’operazione. Il tutto in perfetta coerenza con lo spirito del sito. Complimenti !!

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    • Ciao Alessandro,

      grazie per il complimento! Fa sempre piacere e fa sempre bene al morale, riceverne.
      Hai colto perfettamente nel segno: in modo pacato ho fatto riferimento alla questione “etica” e/o morale di questo investimento effettuato dalla Juventus/FIAT. Ma in questo sito analizziamo certe cose dal punto di vista strettamente “tecnico”, forse freddo, ma lucidi dal punto di vista imprenditoriale. Sono assolutamente convinto che la “dinamica imprenditoriale” di questa bella operazione debba fare scuola alla classe imprenditoriale italiana, soprattutto quella della Piccola e Media Impresa la quale, troppo spesso, effettua investimenti senza valutarne l’effettiva portata in termini di ROI sull’andamento dell’impresa.

      Grazie a te per l’intervento e grazie ancora per le parole che hai speso.

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    • Ciao Anna,

      questo non lo so anche se credo che sia abbastanza probabile e realistico. In questo sito ci occupiamo, prevalentemente, degli aspetti legati al rendimento degli investimenti che vengono fatti dalle imprese e la Juventus, come tutte le squadre, è una Società che deve produrre utili con l'”aggravante” che è anche quotata in borsa e, quindi, deve anche rendere i suoi conti al mercato…

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