Bando FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018: nuove opportunità per i microimprenditori e i professionisti della Regione lazio
Ciao
se sei un Microimprenditore oppure un titolare di Partita IVA della Regione Lazio, continua a guardare questo video perché ci sono un po’ di novità. Queste novità riguardano la possibilità di finanziamento della tua impresa.
Come puoi vedere dalla slide, la Regione Lazio mette a disposizione ben 31,5 milioni di euro che sono destinati alle MICROIMPRESE e ai liberi professionisti della Regione Lazio. Questi, devono trovarsi in situazioni di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito.
Il Bando “FONDO FUTURO” è, quindi, rivolto alle MICROIMPRESE e ai titolari di Partita IVA che, per questioni soggettive od oggettive hanno una vera e propria difficoltà di accesso al credito. Ciò significa che queste persone vanno in banca, chiedono un finanziamento e la banca non eroga i soldi.
Bando FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018: i requisiti di accesso
Quali sono i requisiti che deve avere chi vuole partecipare a questo bando? Osserviamo l’immagine: i Destinatari devono avere i seguenti requisiti:
- forma giuridica: possono partecipare le società cooperative, le S.r.L., le S.r.L.s, le società di persone e i titolari di partita IVA che hanno la sede nella Regione Lazio. I titolari di Partita IVA rientrano tra le attività finanziabili anche se non sono iscritti ad albi professionali;
- Le imprese devono essere già operanti o saranno costituite nel territorio della Regione Lazio;
- queste imprese devono avere la sede nel territorio della Regione Lazio
- le imprese possono operare in tutti i settori esclusi quelli dell’agricoltura
Bando FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018: spese ammissibili
Vediamo ora quali sono le spese ammissibili al finanziamento. Come puoi vedere dalla slide, sono ammissibili:
- le spese di costituzione (ovviamente solo per le attività non ancora costituite). Le aziende già costituite non hanno spese di costituzione. Come puoi vedere, sono inoltre finanziate le
- spese di funzionamento
- investimenti
- costo del personale
Una cosa molto, molto importante che puoi leggere qui sotto, in piccolo, è che il bando “FONDO FUTURO” Regione Lazio 2017-2018 non può essere utilizzato, in nessun modo, per:
- copertura di spese relative all’IVA
- pagamento di spese relative al pagamento di imposte e tasse
- copertura di spese su interessi passivi che bisogna pagare su finanziamenti
- ripianare situazioni debitorie preesistenti che hanno determinato la difficoltà di accesso al credito
Ti dico questo per un motivo estremamente semplice. Infatti, Lazio Innova fa un’istruttoria e va a verificare quello che ci fai con i soldi che ti da. E, soprattutto, dopo ti chiede la c.d. “rendicontazione“. Ciò significa che ti chiede, per filo e per segno, dopo che lo hai fatto: “cosa ci hai fatto con questi soldi?“. E, chiaramente, se per caso hai usato i soldi per coprire una situazione debitoria già esistente, Lazio Innova revoca il finanziamento. Quindi, potrebbero crearsi dei problemi di carattere generale abbastanza particolari.
Andiamo avanti con la scheda tecnica del bando “FONDO FUTURO” Regione Lazio 2017-2018.

Bando FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018: le caratteristiche del prestito
Vediamo, ora, quali sono le caratteristiche del prestito che concede Lazio Innova:
- finalità: copertura di un piano di investimenti
- ammontare dei progetti: minimo 5.000 euro, massimo 25.000 euro
- periodo di rimborso: 84 mesi (cioè sette anni)
- pre-ammortamento: massimo 12 mesi al tasso dell’1%
- rimborso previsto: rate mensili, costanti e posticipate
- garanzie reali: non è previsto il rilascio di garanzie reali.
Che cosa significa questo ultimo punto (cioè che non è previsto il rilascio di garanzie reali)? Significa semplicemente che, se non hai una villa o un castello da dare in garanzia ma hai un’idea di business che “funziona” e hai tutti i requisiti di cui ho parlato poco fa, allora puoi partecipare al bando “FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018”.
Ovviamente, ciò significa che anche tu puoi ottenere il finanziamento da parte del “FONDO FUTURO”. Tutto OK, vero? Bene! Andiamo avanti con la scheda tecnica e vediamo l’ultima slide che è quella relativa ai termini di presentazione della domanda di finanziamento.
Bando FONDO FUTURO Regione Lazio: i termini di presentazione della domanda di finanziamento.
Come puoi vedere dall’immagine, il primo giorno di presentazione della domanda è stato il 21 Novembre 2017.
ATTENZIONE!!!
La Regione Lazio ha deciso di riaprire il bando il giorno 3 Maggio 2018!
Tutto ciò va avanti fino ad esaurimento delle risorse! Cosa significa che il bando FONDO FUTURO Regione Lazio 2017-2018 va avanti “fino ad esaurimento risorse”? Significa, semplicemente, che dentro a questo bando ci hanno messo un bel po’ di soldi e ci sono tantissimi imprenditori che, come te, vorrebbero utilizzare questa bella opportunità. Però, è chiaro che anche tutti gli altri imprenditori si precipiteranno tutti a chiedere il finanziamento.
Ora: non voglio dire che TUTTI gli imprenditori si precipiteranno a chiedere il finanziamento il primo giorno di apertura. Dico solamente di non arrivare all’ultimo secondo poiché le risorse potrebbero finire prima.
Quindi, se vuoi intervenire per tempo e devi scrivere il business plan da allegare alla domanda di finanziamento, puoi chiamarci allo 06-688.91.958. Oppure, se preferisci, puoi scriverci una e-mail a: staff@businessplanvincente.com.
Noi siamo qui per aiutare gli imprenditori a scrivere il loro piano di business. Ma, soprattutto, siamo qui per aiutare gli imprenditori a cogliere queste opportunità fondamentali per i piani di sviluppo delle loro imprese!
Io ho finito. Ci vediamo presto.
Ciao, buona giornata.
Salve chiedo in merito Finanziamneti per le aziende
In Lombardia o Toscana ? nn ci sono agevolazioni simili?
Grazie
Buona sera,
in questo momento non abbiamo informazioni “fresche” su bandi di regione Toscana o Lombardia. Sappiamo che ci sono i bandi di INVITALIA che agiscono a livello nazionale ma per i bandi di carattere regionale è sicuramente meglio fare una chiamata agli Assessorati alle politiche produttive delle due regioni e chiedere informazioni direttamente a loro.