RATING BANCARIO E MERITO CREDITIZIO

Rating bancario e merito creditizio
Rating bancario e merito creditizio

Rating Bancario e merito creditizio: le due facce della stessa medaglia che fanno impazzire molti imprenditori. Solitamente, quelli che non hanno ancora capito che, spesso, ottenere un finanziamento bancario dipende proprio da queste due “parolacce”.

Di cosa si tratta? Cos’è il rating bancario aziendale? Cos’è il merito creditizio? Che relazione hanno tra di loro? Perché la possibilità di ottenere un prestito dalla banca dipende da loro? Per quale motivo l’ammontare di un finanziamento è direttamente legato a queste due grandezze, oltre che agli investimenti che un imprenditore deve fare? Perché, spesso, molti imprenditori (e aspiranti imprenditori)  si lamentano perché “la banca ha chiuso i rubinetti”?

Rating bancario e merito creditizio: la solvibilità dell’azienda

Queste sono tutte domande normali che ogni imprenditore (e, ancora di più, ogni aspirante imprenditorie) dovrebbe porsi. E allora, cerchiamo di vedere di cosa si tratta. Cerchiamo di capire perché, spesso, le banche non danno soldi agli imprenditori che ne fanno richiesta per sviluppare le loro aziende. Spesso questi imprenditori hanno tutte le “carte in regola” per essere finanziati dalla banca ma poi, facendo delle analisi un po’ più approfondite (e nemmeno troppo, ogni tanto..) si scopre che non sono “affidabili” come loro stessi credevano oppure le condizioni di solvibilità dell’azienda non sono esattamente quelle che loro stessi immaginavano. E allora? E allora partiamo dall’inizio e vediamo che lavoro fa la banca..

Rating bancario e merito creditizio: il lavoro della banca.

Dunque: prima di tutto eliminiamo le solite polemiche contro il sistema bancario che “..non da’ più un euro a nessuno nemmeno se gli si presentano le garanzie..”. Queste lamentele rappresentano una specie di “mantra” recitato da chi non sa come funzionano le banche. Se vuoi capire cos’è il rating bancario e come è collegato al merito creditizio (e quindi alla possibilità di ottenere soldi dalla banca) devi farti questa domanda:

Che lavoro fa la banca?

Questa domanda è abbastanza semplice e la risposta sembra essere abbastanza scontata per la maggior parte delle persone a cui la rivolgiamo. In molti pensano di conoscere la risposta mentre, invece, la ignorano forse perché è troppo semplice. La banca, come lavoro, “vende” i soldi. Infatti, la banca “compra” i soldi dei risparmiatori pagando loro un tasso di interesse e rivende quegli stessi soldi agli imprenditori  ad un tasso di interesse maggiorato. Gli imprenditori, quindi, “comprano” quei soldi perché gli servono per fare gli investimenti nelle loro aziende. In pratica, la banca “commercia” soldi nello stesso modo in cui un commerciante compra la merce dal grossista per rivenderla al dettaglio. A noi sembra molto semplice.

La differenza fondamentale tra l’attività di un commerciante e quella di una banca è abbastanza semplice. Infatti, quando la banca “vende” i soldi agli imprenditori, non glieli sta “vendendo” (di modo che l’imprenditore ne risulta proprietario) ma glieli sta “prestando” (facendosi pagare il tasso di interesse). E, infatti, si parla di “prestito” bancario proprio perché l’imprenditore deve restituire alla banca il prestito che la banca gli ha concesso.

Rating bancario e merito creditizio: la domanda cruciale che pone una banca

Il fatto stesso che l’imprenditore deve restituire alla banca le somme che ha preso in prestito mette la banca nelle condizioni di porsi una domanda cruciale. Da questa domanda e dalla risposta che ne deriva nascono tutte le considerazioni sul rating bancario e sul merito creditizio! La domanda che si fa una banca quando un imprenditore va a chiedere soldi in prestito è la seguente:

Rating bancario

Per rispondere a questa domanda cruciale, il sistema creditizio ha dovuto inventare un sistema per valutare la performance dell’impresa. Questo sistema di valutazione serve per verificare se l’imprenditore è un buon cliente oppure no. Se è un buon cliente, e sotto certe condizioni, la banca apre i rubinetti ed eroga il finanziamento. Se il cliente, invece, non è buono, la banca chiude i rubinetti e non eroga nemmeno un centesimo. Anzi, sarebbe più corretto dire che i rubinetti non li apre proprio… 

Rating bancario e merito creditizio: come funzionano?

Come fa il sistema bancario a verificare se un’azienda cliente “merita” di ottenere un finanziamento oppure no? La risposta a questa domanda la possiamo trovare osservando quello che succede a scuola. A scuola c’è il professore che interroga lo studente e, in base al suo livello di preparazione, gli da un voto. Si, esatto..il voto! Il sistema bancario fa la stessa identica cosa. Quando valuta un cliente per capire se è il caso di dargli i soldi oppure no, gli affibbia un voto in base ad alcuni parametri. Questi sono parametri economici, finanziari e patrimoniali. La banca, in pratica, va a fare il “pelo e il contropelo” alla performance complessiva dell’impresa perché deve capire.

In termini tecnici questo voto determina il rating bancario aziendale. Come è facile capire, si tratta di una valutazione sintetica del profilo di rischio di un’impresa che sintetizza il “grado di preparazione” dell’impresa nell’ambito dei rapporti con il sistema creditizio.

Quindi il rating bancario è un giudizio che esprime l’affidabilità di un’impresa in merito alla capacità che questa impresa ha di ripagare i suoi debiti. Questo “voto” è tanto più alto quanto più l’azienda riesce a restituire i soldi che prende in prestito. Nella definizione del “voto” da dare all’azienda, il sistema bancario tiene in considerazione alcuni “fattori di rischio” che ne determinano l’affidabilità. Nell’ambito della determinazione del rating bancario, infatti, vengono calcolati fattori quali la probabilità di insolvenza del debitore. Inoltre, viene calcolato il tasso di mortalità aziendale cui è soggetta l’impresa medesima.

Rating bancario e merito creditizio: quali sono i fattori che li influenzano?

Il rating bancario risente anche di altri parametri come la durata del rapporto che l’azienda intrattiene con la banca. In tal senso, è chiaro che se un’azienda ha un rapporto decennale con la banca ha più probabilità di essere finanziata rispetto ad un’azienda che ha appena aperto un conto corrente. Questo vale a parità di tutte le altre condizioni. Per quale motivo un’azienda che è già cliente da tempo ha più probabilità di ottenere il prestito? Il motivo è semplice. Un’azienda che è cliente della banca da tanto tempo fornisce alla banca una serie di informazioni sul suo passato e, quindi, offre maggiore sicurezza. Ovviamente, se tutti i parametri di carattere economico, finanziario e patrimoniale visto prima sono a posto.

Allo stesso modo, il rating bancario è influenzato anche dal modo in cui l’azienda ha intrattenuto rapporti con la banca nel passato. Se un’azienda ha preso soldi in prestito e li ha restituiti sempre nei tempi e nei modi stabiliti, allora viene valutata bene dalla banca. Quando l’azienda paga regolarmente le rate del prestito senza problemi o ritardi, la banca valuta positivamente questo aspetto e il “voto” si alza.

Il rating bancario aziendale è inoltre influenzato anche dal settore in cui opera l’azienda. Se l’azienda opera in un settore che si sta sviluppando, la banca valuta positivamente questo aspetto. Questo accade perché un settore in fase di sviluppo, normalmente, presenta margini di profitto interessanti. E “margini di profitto” significa capacità di restituire i soldi presi in prestito. Quindi la banca ha tutto l’interesse a finanziare l’azienda poiché i ricavi che l’azienda può ottenere saranno in grado di ripagare il prestito ottenuto. Tutto ciò, va specificato, “a parità di tutte le altre condizioni”.

Rating bancario e merito creditizio: l’analisi di bilancio e della performance aziendale

Ovviamente, uno dei fattori che maggiormente influenza la determinazione del rating bancario è determinato dall’analisi del bilancio aziendaleE’ evidente che un’azienda che presenta indici di bilancio positivi con margini di guadagno positivi viene valutata dalla banca come “una buona azienda”. Se, invece, l’azienda evidenzia scarsi rendimenti viene valutata negativamente e quindi il rating bancario ne risente.

Questo aspetto in particolare viene spesso “dimenticato” da molti imprenditori e da molti loro consulenti. Spesso, infatti, ci sono aspetti che vengono ignorati dai consulenti e dagli imprenditori. Il mancato rispetto di alcuni requisiti, infatti, crea dei danni che si rivelano fatali nel momento in cui l’azienda va in banca a chiedere un prestito. In tal senso, spesso i consulenti fiscali ricercano in modo ossessivo la “quadra” fiscale per ridurre il carico delle imposte. Così facendo, non si rendono che riducendo l’ammontare del reddito creano più danni che benefici. E’ il caso di bilanci di esercizio con fatturati milionari che evidenziano un reddito netto di fine anno di poche migliaia di euro. I casi di “ingegneria contabile” non viene vista di buon occhio dalla banca. E, di conseguenza, la banca emette un parere negativo in merito al rating bancario da assegnare all’azienda. E, alla fine, non eroga il finanziamento.

Rating bancario e merito creditizio: conclusioni

A conclusione di quanto appena esposto, appare evidente che il rating bancario aziendale serve per determinare il merito creditizio. Il merito creditizio è il livello di affidabilità economico-finanziaria di un soggetto o di un’azienda. L’importanza di valutare questa affidabilità influisce in maniera determinate sul rischio finanziario di questo soggetto o di questa azienda. 

In pratica, è un po’ come quello che accade a scuola. Se, ogni volta che viene interrogato, lo studente si dimostra preparato e ha fatto bene i compiti, ottiene un ottimo. Di conseguenza, il professore è indotto a pensare che quello studente è “bravo” e che è in grado di concludere l’anno scolastico con ottimi voti.

Rating bancario e merito creditizio

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