Cos’è il bilancio consolidato e quando ti può essere utile

il-piano-di-marketingIl bilancio consolidato è un documento consuntivo d’esercizio che serve a rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un intero gruppo di imprese.

Esso viene redatto dalla società capogruppo che sta al vertice, quindi da una holding, ed è in pratica il bilancio di esercizio dell’intero gruppo, considerato come fosse un’unica e sola impresa.

Il motivo per cui si redige il bilancio consolidato deriva dal fatto che le singole imprese del gruppo possiedono l’autonomia giuridica e patrimoniale perfetta e quindi singolarmente possono andare in perdita senza inficiare gli attivi delle altre società del gruppo.

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Analisi di bilancio: cos’è e in quali casi risulta utile

analisi-di-bilancioL’analisi di bilancio studia i dati derivanti dal bilancio d’esercizio al fine di comprendere la gestione economica, finanziaria e patrimoniale di un’azienda.

Con l’analisi di bilancio si valuta quindi la salute di un’impresa, così come con le analisi cliniche si studia la salute di un individuo. La valutazione procede per check-up multipli, i quali singolarmente danno i valori di singole voci di bilancio, ma che, nella loro interezza, forniscono un’indicazione universale.

Inoltre, l’analisi di bilancio si effettua confrontando anche i dati odierni con i dati storici della stessa impresa, nonché i dati simili derivanti da altre imprese del medesimo settore, al fine di dare un giudizio sull’andamento dell’impresa nel tempo e nello spazio.

Un’impresa, per potersi sviluppare, ha sicuramente bisogno di raggiungere l’equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico. Con l’equilibrio finanziario si valuta la capacità dell’impresa di far fronte ai propri impegni.

Con l’equilibrio patrimoniale, invece, si valuta la capacità di mantenere o migliorare il flusso fra fonti di finanziamento e impieghi. Infine, con l’equilibrio economico si mira a controllare se l’azienda è in grado di coprire i costi ordinari e straordinari, le imposte, remunerare il capitale dei soci e degli stakeholders, eccetera.

L’analisi di bilancio andrà quindi a relazionare queste informazioni rispetto alle imprese concorrenti in modo da stabilire le strategie e gli obiettivi per il futuro.

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Perchè non puoi fare a meno delle strategie di marketing

strategie-di-marketingDopo aver scritto un articolo sul piano marketing ho deciso di volgere l’attenzione sulle strategie di marketing che si possono utilizzare per vendere.

Il marketing strategico analizza i bisogni delle imprese e dei potenziali clienti per individuare i prodotti ed i segmenti che si possono sfruttare nel proprio mercato di riferimento e, al più, se non ne esistono, vedere se ci sono i presupposti per crearne uno da zero.

Alla fine dell’analisi si mette quindi in evidenza la strategia di sviluppo adatta a cogliere i bisogni insoddisfatti del mercato che l’impresa può, con il proprio know-how, andare a soddisfare, e si sfrutta la potenziale crescita economica ed il vantaggio competitivo conseguente.

In definitiva, con la strategia di marketing ci dobbiamo porre la domanda: “Come creiamo valore aggiunto per il cliente facendo in modo che aumenti la redditività della nostra azienda?“.

Dobbiamo quindi soddisfare 5 quesiti che adesso andrò ad elencare:

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Il piano di marketing: idee chiare e successo imprenditoriale

piano di marketingIl fulcro di ogni impresa è il suo piano di marketing!

Molti imprenditori, quando avviano un’attività imprenditoriale, pensano a centinaia di problemi da risolvere per entrare nel mercato (cosa di per sé giusta). Così facendo, spesso, dimenticano di “creare” un piano di marketing che coaguli l’idea trasformandola in profitti reali.

Mi riferisco al fatto che l’imprenditore medio pensa sempre a:

  • Cercare una location (un posto) dove avviare la propria azienda
  • Procurarsi gli impianti necessari a produrre
  • Migliorare l’efficienza produttiva per aumentare i profitti e diminuire i costi di esercizio
  • Selezionare i migliori fornitori per materie prime e semilavorati di qualità
  • Selezionare le cosiddette risorse umane (i dipendenti)
  • Ottenere un buon apparato di distribuzione e assistenza
  • Raggiungere i clienti finali

Tuttavia quasi tutti dimenticano di avviare un piano marketing adeguato!

A questo punto ti starai ponendo alcune domande. La prima è sicuramente: “Ma cos’è questo piano marketing? È per caso la pubblicità? Perché io ho una piccola azienda e non me la posso permettere…”.

NO! Il piano marketing non è, come pensano in molti, l’attività di pubblicizzarsi in TV o nelle riviste e neanche la struttura di vendita, come pensano altri.

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Prima che dicembre finisca … mettersi in proprio adesso conviene di più (e per tutto il 2015)

mettersi-in-proprioA fine dicembre sparirà il regime dei contribuenti minimi per come oggi lo conosciamo. Con l’inizio del nuovo anno, infatti, il cambio della normativa fiscale introdotta con la Legge di Stabilità non consentirà più di accedere a questo regime fiscale agevolato con le attuali facilitazioni ed aliquota bassissima.

[ATTENZIONE – aggiornamento del 17 febbraio 2015: prorogato il vecchio regime dei minimi per tutto il 2015, quindi questo articolo rimane valido per tutto il 2015!]

Proprio questo è quindi il momento opportuno per chi vuole mettersi in proprio con una piccola attività professionale o artigianale. Leggi questo articolo fino in fondo, potrebbe farti risparmiare decine di migliaia di euro in tasse!

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