La solvibilità dell’azienda è uno degli aspetti più importanti della gestione poiché, da essa, dipende la stessa sopravvivenza dell’impresa. Vuoi sapere cos’è, come si gestisce e come si controlla la solvibilità dell’azienda? Bene! Partiamo dalla prima domanda e, quindi, dalla prima risposta: cos’è?
La solvibilità dell’azienda è la capacità che ha l’azienda di restituire i soldi che ha preso in prestito. Dire che “l’azienda è solvibile” equivale a dire: “L’azienda paga i prestiti che ha preso” oppure che “l’azienda restituisce i soldi che ha preso in prestito”. In entrambi i casi, appare chiaro il concetto di fondo: l’azienda paga i suoi debiti e, quindi, è considerata “seria”, precisa, affidabile.
Di conseguenza, probabilmente hai già fatto l’associazione mentale tra serietà dell’azienda e l’aspetto più rilevante della gestione: la possibilità di prendere i soldi in prestito. Adesso vediamo, infatti, quali sono le connessioni tra questo due aspetti essenziali della gestione di una qualsiasi attività.
La solvibilità dell’azienda e il merito creditizio
Come dicevo e come hai intuito, la solvibilità dell’azienda ha a che fare anche con la capacità che ha la stessa azienda di ottenere i soldi di cui ha bisogno. Infatti, le banche (e qualsiasi finanziatore, in generale) ragionano in un modo molto semplice: quando un’azienda restituisce i soldi che ha preso in prestito nei tempi e nei modi previsti, allora è considerata un’azienda affidabile. Di conseguenza, quando un’azienda è affidabile, allora merita di ottenere credito dal sistema bancario. E’ una specie di circolo virtuoso! Questo circolo virtuoso alimenta e migliora anche il RATING BANCARIO e il merito creditizio di quella impresa.
Quindi, come ti sembrerà abbastanza chiaro, la solvibilità dell’azienda ha a che fare con l’aspetto più delicato della gestione di qualsiasi impresa: la finanza aziendale. Abbiamo parlato di finanza aziendale in vari articoli proprio perché la finanza è l’aspetto più importante della gestione. Infatti, se non ci sono i soldi, è difficile fare Ricerca & Sviluppo (R&S). E’ difficile portare avanti i progetti di investimento e fare qualsiasi altra attività aziendale. Insomma: è evidente come i soldi (che tecnicamente si chiamano “finanza aziendale”) siano l’aspetto più rilevante della gestione. E, proprio per questo motivo, la finanza a la solvibilità dell’azienda devono essere trattati come dei “sorvegliati speciali”: devono stare sempre sotto controllo!
La solvibilità dell’azienda: la scadenza dei finanziamenti
Qualche giorno fa un navigatore ha lasciato un commento (questo) in cui chiedeva per quale motivo un “povero Cristo” non ottiene finanziamenti. Gli abbiamo risposto brevemente e adesso approfondiamo la risposta in questo articolo.
Dunque: in questo articolo abbiamo scritto che lo stato patrimoniale è il documento nel quale sono sintetizzati gli investimenti e i finanziamenti che fa l’azienda. Quando parliamo di finanziamenti ci riferiamo ovviamente alla struttura finanziaria dell’azienda, che citiamo abbastanza spesso. Come si legge dagli articoli, e come abbiamo detto più volte, l’azienda è strutturalmente indebitata: ciò significa, con estrema semplicità, che i debiti fanno parte dei finanziamenti che un imprenditore trova da qualche parte per acquistare gli investimenti.
Questi debiti hanno una scadenza temporale. Ciò significa che devono essere rimborsati entro un certo periodo di tempo. Questo periodo di tempo può essere breve o medio/lungo. Quando il periodo di tempo è breve, i debiti devono essere rimborsati entro 12 mesi. Quando il periodo di tempo è medio/lungo, allora il periodo di tempo per rimborsarli eccede i 12 mesi, e arriva fino a cinque (o più) anni. Al di là del tempo di rimborso, quello che conta è che la solvibilità dell’azienda è un aspetto dal quale non si può prescindere.
Come appare chiaro, quando si parla di rimborsare i debiti, il breve e il medio/lungo termine hanno una cosa molto importante in comune: indicano la data di scadenza entro la quale occorre pagare i debiti. I debiti vanno pagati, da questo, non si scappa. Ne va proprio della solvibilità dell’azienda.
La solvibilità dell’azienda e il merito creditizio
Come ti ho detto poco fa, la solvibilità dell’azienda è la capacità che ha l’azienda di restituire i debiti che ha fatto. In questo senso ci si riferisce, ovviamente, sia ai debiti a breve termine che a quelli di lungo termine. E va da sé che quanto più l’azienda mostra di pagare sempre i suoi debiti, tanto più viene considerata affidabile dal sistema bancario e dagli investitori in generale.
Al contrario, se un’azienda ha difficoltà a rispettare i tempi di pagamento, a restituire i soldi presi in prestito o mostra qualsiasi tipo di difficoltà in questo senso, allora viene considerata “poco solvibile”. E quando un’azienda viene considerata “poco solvibile”, il sistema finanziario entra in modalità “ATTENZIONE!”. Ben difficilmente, infatti, il sistema finanziario si fiderà di quell’azienda. E, altrettanto ovviamente, non concederà credito. Dopotutto, si tratta anche di usare il buon senso! Immagina, infatti, che viene da te un tuo amico e che ti chieda in prestito 10.000 euro . E supponi che questo amico ti ha chiesto un prestito qualche altra volta in passato.
Cosa fai? I soldi glieli presti oppure no? La risposta è: dipende. Da cosa dipende? Beh, la risposta è abbastanza facile. Dipende da come si è comportato il tuo amico fino ad oggi. Giusto? Infatti, se il tuo amico ti ha sempre restituito i soldi che gli hai prestato, molto probabilmente tu pensi che: “…me li ha sempre restituiti, glieli posso prestare anche stavolta”. Al contrario, se il tuo amico già ti ha “fregato” un paio di volte dicendoti che ti avrebbe restituito i soldi ma, poi, non te li ha restituiti, hai qualche perplessità. E, molto probabilmente, ti inventi una scusa qualsiasi per non prestargli altri soldi. Giusto?
La solvibilità dell’azienda: i parametri del sistema
Il sistema finanziario, bancario e quello dei finanziatori in generale “ragionano” esattamente come hai ragionato tu, due secondi fa. Quando ti rivolgi ad un potenziale finanziatore (la tua banca, una finanziaria, lo Stato, un Business Angel o chi per loro..) lui vuole conoscere la solvibilità dell’azienda. Vuole saper se sarai in grado di restituire i soldi che ti ha prestato. Semplice. Questo spiega perché le banche e le altre istituzioni finanziarie stanno sempre molto attente a chi prestano i soldi. Ed ecco perché, prima di dare i soldi a qualcuno, di solito gli “fanno le pulci”.
Infatti, l’analisi della solvibilità dell’azienda è la prima cosa che fa una banca (o chi per lei) quando deve concedere dei finanziamenti ad un imprenditore. E questa analisi viene effettuata tenendo presenti le regole d’oro della finanza aziendale . Inoltre, presta attenzione al rispetto delle regole più importanti che riguardano l’analisi del bilancio (di cui abbiamo fatto cenno in questo articolo). Alcuni parametri fondamentali servono alla banca proprio per capire se la solvibilità dell’azienda è ottimale oppure no.
Quando una banca verifica la sussistenza delle condizioni che riguardano la solvibilità dell’azienda non sempre si fida dell’imprenditore. Questo è il motivo per il quale, spesso, le banche chiedono le “garanzie reali” prima di concedere un finanziamento. Ma in qualche caso può capitare che una banca non chieda le garanzie reali, a garanzia di un eventuale finanziamento concesso. Spesso è sufficiente dimostrare che l’azienda è solvibile, cioè è in grado di restituire i soldi che riceve in prestito. L’azienda può dimostrare la sua solvibilità grazie alla produzione di flussi finanziari positivi.
La solvibilità dell’azienda e il business plan: quale correlazione?
Come fa un imprenditore a dimostrare ad una banca la solvibilità dell’azienda è garantita? Molto semplice: scrive il business plan, corredandolo delle analisi del bilancio e delle analisi dei flussi finanziari che l’iniziativa economica è in grado di produrre. Ed ecco perché, ancora una volta, emerge con chiarezza l’importanza di scrivere un business plan coi fiocchi, chiaro, semplice ma rigoroso e completo. Oggi come oggi nessun finanziatore si fida di tante belle chiacchere ma vuole vedere cosa c’è scritto nel piano di business.
Quando un finanziatore rifiuta di concedere un prestito a chi glielo chiede, molto spesso lo fa perché non sussistono le condizioni per garantire la solvibilità dell’azienda. In pratica, l’imprenditore non è riuscito non è riuscito a dimostrare che la sua azienda è in grado di ripagare tutti i finanziamenti che ha preso. Di conseguenza l’azienda si vedrà chiudere in faccia le porte del credito.
Salve complimenti per il suo lavoro..! Volevo farle una domanda.. nel mio libro c’è una parte dedicata alla “situazione patrimoniale come strumento di analisi della solvibilità della gestione” e quindi indice di disponibilità ..margini ecc! E poi ROE e ROI . Potrebbe darmi qualche delucidazione? se ha file già fatti da lei con questi argomenti.. grazie in anticipo!
Ciao Viviana,
grazie per i complimenti (che fanno sempre piacere).
Lo Stato Patrimoniale serve come strumento di analisi della situazione finanziaria generale dell’azienda e, tra i vari aspetti che prende i considerazione, c’è anche l’analisi della solvibilità ossia la capacità che ha l’azienda di pagare i debiti che contrae (o che ha contratto).
Ovviamente, la redditività aziendale (che fa parte dell’analisi economica; e quindi ROE, ROI e altri indicatori), mette in luce un aspetto essenziale della gestione e cioè il fatto che il Conto Economico produce un volume di ricavi tale da coprire TUTTI i costi e tale da permettere la restituzione dei finanziamenti presi in prestito (comprensivi degli oneri finanziari). Quindi, il fatto che un’azienda sia redditivia, in linea di massima implica anche il fatto che essa sia SOLVIBILE, ossia che riesce (grazie ai ricavi) a produrre risorse finanziarie utili alla restituzione degli eventuali finanziamenti presi in prestito (+ oneri finanziari).
Se un conto economico è “poco economico” (nel senso che ROI, ROE e altri indicatori sono bassi, se non addirittura negativi..), significa che non ce la fa a coprire i costi e a pagare i debiti: se si verifica questa ipotesi e l’azienda non ce la fa a pagare i debiti, significa che non è solvibile.
Spero di essere stato esauriente.
Se hai bisogno di qualche delucidazione in più, puoi procare ad andare qui:
https://www.businessplanvincente.com/prodotti/finanza-aziendale
Ti volevo fare i complimenti davvero molto ben fatto! Diciamo, finalmente una spiegazione alla portata di tutti, pure mia che ho solo 20 anni… Ciao Sara
Ciao Sara,
grazie per i complimenti che fanno sempre piacere.
Ma concretamente, se un’azienda ha una solvibilità del 100%, cosa significa.
In altri termini com’è definita la solvibilità?
Ciao Dante,
solvibilità significa che l’azienda è in grado di ripagare il suo indebitamento sempre e comunque in modo conveniente.
Quindi, se un’azienda ha una solvibilità del 100% significa che, in ogni momento, è in gradi di ripagare il suo indebitamento.