L’imprenditoria femminile a Genova: ecco i nuovi finanziamenti messi a disposizione dal Comune di Genova attraverso la concessione di finanziamenti a fondo perduto e a tasso agevolato. Si tratta della possibilità per tutte le donne che vogliono fare impresa di poter beneficiare di contributi pubblici per un minimo di 15.000 euro fino ad un massimo di 35.000 euro per l’avvio di nuove attività.
Per accedere a questo tipo di agevolazione è importante che il titolare della ditta individuale sia una donna; oppure il 60% dei soci di una società coopertativa o di società di persone (Snc; Sas) siano donne; oppure i due terzi degli amministratori di una società di capitali (Srl; Spa; Sapa) siano donne.
Possono far richiesta di questi fondi pubblici tutte le aziende che si occupano di: produzione; erogazione di servizi; commercio all’ingrosso e e-commerce.
Sono ammessi al contributo pubblico gli investimenti che si riferiscono a:
- studi di fattibilità
- studi di progettazione esecutiva e direzione lavori
- studi di consulenza e assistenza
- opere murarie
- impianti produttivi
- macchinari
- attrezzature
- arredi
- sistemi informativi integrati per l’automazione
- impianti automatizzati o robotizzati
- software
- mettere l’impresa nelle condizioni di rispettare le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
- brevetti
- certificazione di qualità
L’imprenditoria femminile a Genova: come ottenere i contributi
Il contributo prevede anche la copertura delle spese di gestione e cioè:
- spese per acquisto delle materie prime
- spese per l’acquisto dei semilavorati
- spese per l’acquisto dei prodotti finiti
- spese per l’affitto
- spese per la formazione e la qualificazuione delle risorse umane
Il contributo pubblico previsto è nella misura:
- del 35% dell’investimento sotto forma di contributo a fondo perduto
- del 35% dell’investimento sotto finanziamento agevolato con un tasso pari allo 0,50%
Ciò vuol dire che per investimenti pari a 20.000 euro il Comune di Genova eroga:
- 7.000 euro a fondo perduto
- 7.000 euro li presta con un tasso agevolato pari allo 0,50%
- i restanti 6.000 euro dell’investimento sono coperti dall’imprenditrice e dalle altre socie.
Le agevolazioni previste da questo bando non sono solo finanziarie ma prevedono anche la possibilità di poter usufruire di alcuni servizi reali. Infatti le imprese beneficiare dell’intervento possono svolgere la loro attività all’interno dell’incubatore BIC Liguria nella zona di Genova Campi previa stipula di un contratto di prestazione di servizi, a titolo oneroso ma con tariffe molto basse.
Il BIC Liguria nell’ambito dello spazio dell’incubatore mette a disposizione 10 locali con una superficie media di 50mq e una serie di altri servizi quali: sale riunioni, sale di formazione dotate di dispositivi per la formazione a distanza, reception, segreteria, fax, fotocopiatrice e servizio di vigilanza. Oltre a questi servizi sono messi a disposizione delle imprese beneficiarie servizi di consulenza e di assistenza tecnica finanziaria.
Il bando attualmente è aperto e chiude il 17 ottobre 2011. Per partecipare al bando occorre presentare un piano di impresa (business plan) in cui si descrive:
- l’attività economica che si vuole avviare
- le competenze tecniche e professionali delle imprenditrici rispetto all’iniziativa imprenditoriale
- l’organizzazione delle risorse umane
- la clientela
- la concorrenza
- il piano degli investimenti
- gli obiettivi di vendita e il fatturato
- il piano economico-finanziario dell’iniziativa imprenditoriale
Per ulteriori informazioni puoi scriverci o contattarci telefonicamente. I nostri recapiti sono nella pagina “CONTATTI”.
buongiorno io ho 37 anni e scrivo dalla provincia di genova, vorrei aprire un lavaggio self service a gettoni per cani ma comunque metterei a disposizione la mia capacita nel lavarli e tosarli. Vorrei faro con i contributi a fondo perso e agevolati per poter raggiungere la cifra prevista, insomma partirei da zero, ho la possibilita o dovrei rinunciare? grazie delle possibili risposte
Ciao Marta,
dipende da quanti soldi hai disponibili all’inizio della tua attività. Considera che, di solito, il capitale che dovresti metterci tu dovrebbe essere almeno il 30-35% dell’ammontare complessivo degli investimenti. Il resto lo puoi chiedere o a fondo perduto oppure a mutuo agevolato. Oppure mun pò e un pò.
Se vuoi avere info puoi rivolgerti alla CCIAA di Genova, al Comune o alla Provincia e chiedere se ci sono bandi aperti e soldi disponibili.
Non dimenticare di scrivere un business plan per avere un’idea un pò più precisa di quello che devi affrontare prima di imbarcarti nell’idea.
Non ti dico, quindi, di rinunciare ma di fare attenzione a costi e ricavi, più investimenti: il business plan serve proprio a questo.
SONO MIRELA ,ho una dita individuale, o 35 anni,e gestisco un centro sportivo,campo calcio a11,campo calcio a5,palestra,campo tennis,campo bocce,e anche un risto bar,al interno del centro sportivo ,la vecchia gestione hanno incominciato del lavori per fare anche la piscina, mi piaccerebe finirla io,sono una imprenditrice straniera, ho lavorato per tanto tempo fino a 16..17 ore al giorno senza weekend, senza ferie, mi piaccerebe tanto finire piscina ma i costi sono molto alti per me, non so se riuscirei spero che i vostri sugerimenti mi posso essere utili..grazie a presto
Ciao Mirela,
grazie per il tuo commento. Prova a rivolgerti al Comune di Genova per avere informazioni relative alla possibilità di ottenere qualche finanziamento.
In alternativa, se il tuo centro sportivo è ben avviato, puoi anche provare a rivolgerti a qualche privato (banche o investitori privati veri e propri). In questo caso, prepara il business plan e “vendilo” a chi pensi ti potrebbe finanziare.
L’importante è che il business plan metta in luce la redditività della tua iniziativa, altrimenti ottenere i finanziamenti diventa un’impresa un pò ardua.