FLUSSI FINANZIARI e finanza aziendale: la dinamica finanziaria dell’azienda

Flussi finanziari e finanza aziendale

Oggi parliamo di  flussi finanziari e finanza aziendale per introdurre uno degli argomenti più “ostici” della gestione di un’attività economica. Ci riferiamo alla “dinamica” dei flussi di denaro che caratterizzano  la gestione i quali rappresentano uno degli aspetti meno conosciuti nell’ambito della gestione.

Solitamente, quando si parla di finanza aziendale, ci troviamo di fronte a un generale “brancolare” nel buio da parte di imprenditori, neo-imprenditori e aspiranti imprenditori, poiché la finanza è una delle materie considerate “più difficili” in assoluto, quando invece non lo è. Inoltre, i pochi che sanno l’ABC della finanza, di solito non si spingono mai oltre  la pentaripartizione dello stato patrimoniale, come abbiamo mostrato in questo articolo.

La suddivisione dello stato patrimoniale in cinque parti è legata al principio della correlazione temporale tra investimenti e finanziamenti, nonchè al principio del reintegro finanziario degli investimenti che sono i due principi cardine su cui ruota l’intera finanza dell’azienda. Però, di solito, quando si parla di analisi finanziaria del bilancio, la stragrande maggioranza delle volte  si fa riferimento alle analisi condotte tramite indici e margini. Le stesse istituzioni che si occupano di concedere finanziamenti (banche, società finanziarie e anche lo Stato) solitamente si “accontentano” di avere qualche indice che dimostri la situazione finanziaria dell’azienda da un punto di vista statico. E questa è una buona notizia, poiché se certe cose non le sanno le banche, perché mai dovrebbe saperle un imprenditore?

Le analisi effettuate tramite margini e indici finanziari “fotografano” una situazione statica dell’aspetto finanziario dell’azienda, e non un aspetto dinamico; per “aspetto dinamico” della finanza aziendale, ci si vuole riferire a una cosa abbastanza semplice, almeno dal punto di vista concettuale: da dove arrivano i soldi, e che fine fanno.Questo concetto è abbastanza semplice da spiegare e si può paragonare a quello che accade in una famiglia.

Flussi finanziari e finanza aziendale:  cosa, come e dove?

In una famiglia, di solito, il denaro proviene dal lavoro dei genitori: supponiamo che guadagnano entrambi 2.000 euro al mese, per un totale di 4.000 euro. Bene: queste sono le FONTI DI FINANZIAMENTO, o, se preferiamo termini un pò più tecnici, sono le ENTRATE MONETARIE. E che cosa ci si fa con questi 4.000 euro? Ci si pagano tutti i costi necessari per “mantenere” la famiglia: affitto (o mutuo) della casa; alimentari; vestiario; scuola per i figli; rate della macchina; benzina eccetera… Supponiamo che tutte le spese della famiglia ammontino a 3.600 euro al mese circa, ecco che, in modo estremamente semplice, ogni mese la famiglia può effettuare un “risparmio” di 400 euro.

Bene: nell’azienda è la stessa identica cosa, solo un pochino più complessa. Infatti, le entrate monetarie derivano dalla vendita dei prodotti e servizi, e servono per “pagare” tutti i costi che l’imprenditore deve sostenere per “mandare avanti la baracca”: costi per acquisto di materie prime; costi per il lavoro dipendente; costi per consumi, assicurazioni, energia e tutti gli altri che si trovano in un conto economico.

Lo studio della dinamica finanziaria (clicca qui per approfondire)  serve proprio per capire da dove arrivano questi soldi (in termini di ENTRATE FINANZIARIO-MONETARIE) e che fine fanno (in termini di USCITE FINANZIARIO-MONETARIE). Semplice, come quello che accade in una famiglia…E allora ecco il significato dell’immagine che abbiamo scelto: i soldi cash (cioè denaro sonante) solitamente arrivano e vanno in quattro direzioni:

1) area investimenti e disinvestimenti: è chiaro che un investimento assorbe risorse finanziarie, poiché per acquistare un macchinario o qualsiasi altro investimento, servono soldi e non chiacchere. Ma , allo stesso modo, un disinvestimento “libera” risorse finanziarie, poiché quando si vende un qualsiasi cespite aziendale, si presuppone che chi lo acquista, lo paga.

2) area della gestione corrente: è quell’area che riguarda la gestione del Conto Economico in termini dei costi e di ricavi, dato che di solito i costi assorbono risorse finanziario-monetarie (per via del pagamento) e i ricavi generano risorse finanziario-monetarie (per via della vendita dei prodotti/servizi).

3) area dei finanziamenti e dei rimborsi: in questa area, le risorse finanziario-monetarie vengono generate dai c.d. “finanziamenti attinti”, ossia i posti da cui arrivano soldi in azienda, mentre vengono assorbite dalla restituzione dei prestiti. E’ chiaro che quando l’azienda ottiene un finanziamento dalla banca, allora siamo nella’rea dell risorse finanziario-monetarie liberate dal finanziamento (visto che i soldi entrano nelle casse dell’azienda). Mentre quando l’azienda restituisce i soldi a qualcuno, allora si trova nella fase di rimborso, con conseguente uscita finanziario-monetaria.

4) area delle remunerazioni finanziarie: in questa area sono comprese tutte le componenti di reddito di carattere monetario ma estranee all’attività caratteristica dell’azienda, come gli oneri finanziari (uscite finanziario-monetarie) o i proventi finanziari (entrate finanziario-monetarie).

Il compito fondamentale dell’analisi finanziaria effettuata per flussi finanziari è proprio quello di indagare e di quantificare la dimensione dei flussi di denaro che provengono o vengono assorbiti dalle quattro aree sopra indicate. Un’impresa in funzionamento presenta sempre una sorta di compensazione tra provenienza e destinazione delle risorse finanziario-monetarie, di modo che il “flusso” di cassa netto che rimane può essere sia negativo (con entrate finanziario-monetarie minori delle uscite finanziario-monetarie),oppure positivo (con entrate finanziario-monetarie maggiori delle uscite finanziario-monetarie).

Alla fine quello che resta è sempre la stessa cosa: i 400 euro che una famiglia riesce a mettere da parte, se la gestione dei due stipendi è stata corretta. Oppure un’accumulo di debiti, nel caso in cui i 4.000 euro di stipendi siano stati destinati a spese non previste, o siano stati spesi in modo un po’ superficiale!!

Molto spesso, nella redazione di un business plan non è richiesto un livello di analisi così approfondito della dinamica finanziaria; ma scrivere  un piano d’impresa che specifichi anche questi aspetti relativi ai flussi finanziari appena descritti, potrebbe rappresentare un vantaggio fenomenale nei confronti di quelle istituzioni che, come Banche, società finanziarie o lo Stato, non sanno nemmeno di cosa si sta parlando…

Flussi finanziari

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6 commenti su “FLUSSI FINANZIARI e finanza aziendale: la dinamica finanziaria dell’azienda”

  1. ottimo articolo, anche se poco tecnico nel senso che non si capisce bene da dove arrivano questi flussi.
    Ma perchè quando si parla di finanza aziendale non si parla spesso dei flussi finanziari? cosa sono questi flussi finanziari e soprattutto come vanno considerati nell’ambito della gestione azienldale?

    grazie per la risposta

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    • Ciao Giuseppe,

      grazie per il commento e per il consiglio di essere “più tecnici”. Il fatto è che, per spiegare alcune cose, purtroppo non è sufficiente un articolo di un BLOG, poichè la comprensione dei flussi finanziari richiede innanzi tutto la comprensione della contabilità, e successivamente quella della finanza aziendale (argomento, questo, sul quale insistiamo spesso e volentieri).

      Per comprendere appieno l’importanza dei flussi finanziari, occorre conoscere la differenza sostanziale tra “gestione finanziaria” e “gestione monetaria”. E qui rispondo alla tua domanda:”perchè quando si parla di finanza aziendale non si parla di flussi finanziari”?

      La risposta è abbastanza semplice: perchè spesso e volentieri nemmeno in una banca sanno cosa sono i flussi finanziari, come si calcolano , a che servono e quali indicazioni danno.

      I flussi finanziari vanno considerati con la massima attenzione, nella gestione aziendale. Perchè se vendo 1.000 euro di prodotti e il cliente me li paga fra 6 mesi (come spesso accade), io sto 6 mesi senza soldi contanti (cioè flussi finanziari). Il che determina un “piccolo” problema in seno alla gestione aziendale che si chiama: NON CI SONO SOLDI! Semplice…

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      • Ottime spiegazioni.
        Beh io credo che bisogna essere più semplici e meno tecnici, se cercavo la spiegazione tecnica la leggevo sul libro, qui cerco qualcosa di semplice in parole povere che mi faccia capire quella spiegazione tecnica del libro. Le spiegazioni dei libri di finanza dell’università sono parecchio tecnici che anche un imprenditore o aziendalista si troverebbe in difficoltà nel spiegare una concetto preso dal libro.
        Grazie.

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        • Ciao Denis,

          grazie a te per il complimento.

          In effetti, i libri universitari (ma anche i manuali tecnici) sono un pochino troppo complicati; spiegano in modo complicatissimo cose che potrebbero essere spiegate in modo semplice. Noi facciamo di tutto per semplificare questi concetti perché sappiamo benissimo che, per un imprenditore, sono cose indigeste da mandare giù. E non solo per lui…

          E’ stato un piacere esserti stato utile. Continua a seguirci, ci sono tantissime novità in arrivo!

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          • L’articolo é veramente chiaro ed utile. La materia spesso trascurata dovrebbe essere oggetto di primo studio.

          • Ciao Alberto,

            grazie per il bel commento che hai scritto!

            Hai ragione: la dinamica finanziaria di un’impresa è pressoché sconosciuta alla stragrande maggioranza degli imprenditori i quali, purtroppo, non conoscono nemmeno i “fondamentali” del loro business. E, come te, anche io sono convinto che questa materia debba far parte dell’ABC che qualsiasi imprenditore deve possedere per gestire nel modo migliore la sua azienda.

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