I FINANZIAMENTI PUBBLICI: REQUISITI E MODALITA’ DI ACCESSO

 

i finanziamenti pubbliciI finanziamenti pubblici sono lo strumento con cui lo Stato aiuta il sistema produttivo ad effettuare gli investimenti necessari per lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi e per il miglioramento della performance aziendale.

Nonostante l’esistenza di questi fondi, dobbiamo dire che non c’è nessuna legge di finanza agevolata che prevede la copertura dell’intero fabbisogno finanziario; questo significa che  se vuoi aprire un ristorante, una società di informatica, un’azienda che produce componenti meccaniche o un’azienda che fa lavorazione del vetro o qualsiasi altra attività, non  puoi pensare che i soldi ce li metta solo lo Stato sotto forma di contributi o prestiti; una parte dell’investimento devi coprirla anche tu con i tuoi soldi. Questa è una cose che dobbiamo specificare poiché ci sono tantissimi aspiranti imprenditori (soprattutto) che un pò “pretendono” che lo Stato o chi per lui si assuma l’intero rischio imprenditoriale dal punto di vista finanziario: cioè, immaginano che a metterci i soldi debba essere qualcun altro… Ma un’idea del genere è contraria al concetto di rischio di impresa, che è (e rimane) dell’imprenditore.

Ma vediamo di cosa si tratta e cerchiamo di dare qualche informazione di carattere generale.

I finanziamenti pubblici: modalità di accesso ai fondi

In base al tipo di contributo e alla Regione dove intendi avviare le attività, l’entità dei contributi e dei finanziamenti agevolati varia. Se per esempio l’investimento stimato per aprire un ‘attività è di 150.000 euro, i contributi pubblici  possono variare  dal 25-30% fino al 50-60% dell’intero investimento a seconda  del posto dove intendi avviare l’attività. Ovviamente, questa disparità di concessione dei contributi è direttamente dipendente dalle condizioni di sviluppo economico della Regione in cui devi effettuare l’investimento: più una regione è sviluppata dal punto di vista economico, minori sono i contributi concessi dallo Stato e, al contrario, meno la Regione è sviluppata e maggiori sono i contributi.

Quindi se apri un’attività nel Nord Italia (dove le regioni sono maggiormente sviluppate dal punto di vista economico) i contributi concessi sono all’incirca del  20-30%; ciò significa che lo Stato  ti finanzia  circa 40.000 euro per l’apertura dell’attività; i rimanenti 110.000 euro devi metterli tu facendo ricorso o a soldi tuoi (il cosiddetto capitale proprio) o chiedendo prestiti alle banche, ad altri istituzioni finanziarie oppure a qualche altro finanziatore (anche privato).

Se invece pensi di  aprire l’attività in Sardegna o nelle regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate dal punto di vista economico) allora il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 60-70% dell’investimento e quindi lo Stato arriva a concederti  contributi  fino a 100.000 euro. E i soldi rimanenti ce li devi mettere tu.

Quindi se intendi fare ricorso a delle agevolazioni pubbliche puoi accedervi solo se pensi di poter mettere a disposizione anche tu una parte dell’importo dell’investimento previsto: la possibilità di ottenere i finanziamenti pubblici, così facendo, aumentano Il ricorso a questi incentivi pubblici vanno ad integrare le risorse finanziarie che anche tu devi investire nella tua idea di business. Tieni anche presente che questi contributi, il più delle volte, vengono erogati a S.A.L. (cioè a STATO AVANZAMENTO LAVORI) cioè in tempi successivi al momento in cui  hai effettuato l’investimento. Questo è indubbiamente un limite di questi incentivi perché questi tempi lunghi contrastano con le esigenze di liquidità che ha l’imprenditore per poter svolgere la sua attività.

Per accedere a queste forme di agevolazioni puoi rivolgerti a questi  soggetti : lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le Camere di Commercio, l’Unione Europea (attraverso i Fondi Europei Diretti ed Indiretti).

Queste agevolazioni, a seconda della legge a cui fanno riferimento, possono riguardare e sostenere o lo sviluppo di particolari settori dell’economia, o lo sviluppo di specifiche figure imprenditoriali, o alcune tipologie di imprese, o particolari aree geografiche.

Per accedere a questi contributi ed ottenere, di conseguenza, i finanziamenti pubblici, bisogna rispettare dei requisiti che sono:

  • la dimensione dell’impresa: per ogni agevolazione è stabilito se  i contributi sono concessi a microimprese, o a piccole imprese, a medie imprese o a grandi imprese;
  • la localizzazione dell’impresa: l’ammontare e la quantità dei finanziamenti agevolati dipende anche dal luogo in cui l’impresa svolge la propria attività; le leggi di finanza agevolata si rivolgono a tutto il territorio nazionale ma anche e soprattutto ad aree geografiche “depresse” e svantaggiate da un punto di vista economico e sociale. Spesso le leggi di finanza agevolata sono rivolte alle aree geografiche definite “Obiettivo 1“, che sono le zone in cui, negli ultimi 3 anni, si è registrato un PIL pro-capite inferiore al 75% della media europea. Al momento le Regioni italiane che rientrano in questo Obiettivo 1 sono: Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna e il Molise (con regime di aiuto transitorio). Possono  beneficiare di contributi pubblici  anche le imprese che operano nelle aree geografiche “Obiettivo 2” cioè quelle zone in cui c’è un forte declino industriale segnato da un alto tasso di disoccupazione. Aree italiane che rientrano in questo Obiettivo 2 sono alcune zone dell’Abruzzo, dell’Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, del Lazio, della Liguria, della Lombardia, delle Marche,  del Piemonte, della Toscana, del Trentino Alto Adige, dell’Umbria, della Valle d’Aosta e del Veneto);
  • il settore di attività: sono previste agevolazioni indirizzate a specifici settori economici come ad esempio l’atigianato, il commercio, il turismo, la ricerca, l’agricoltura, etc;
  • la compagine sociale: alcuni contributi sono destinati a determinati soggetti: giovani, donne, etc;
  • il business plan (o progetto di impresa) di supporto: deve essere allegato alla domanda di richiesta del contributo. E’ il documento in cui devono essere messi in evidenza gli aspetti produttivi, organizzativi, di marketing, finanziari ed economici dell’impresa;
  • la forma di agevolazione: i contributi possono essere concessi sotto forma di prestiti agevolati; di contributo in c/esercizio; di contributo in c/capitale; di mutui agevolati;
  • le spese ammissibili: sono ammesse ai contributi solo le spese direttamente ed esclusivamente collegate al progetto di impresa;
  • la presentazione della domanda: è subordinata all’apertura del bando nazionale, o regionale, o provinciale, o comunale. Nel presentare  la domanda occorre rispettare le condizioni per partecipare al bando che sono la territorialità, la dimensione dell’impresa, il settore economico, la compagine sociale, l’ammontare dei fondi disponibili e le spese ammissibili;

I finanziamenti pubblici sono sicuramente utili e convenienti per gli imprenditori. Ti consigliamo però di farne un uso “corretto” e di non considerarli come tua unica fonte di finanziamento poiché hanno una durata limitata e al termine della loro erogazione, la tua impresa deve essere comunque in grado di autosostenersi da un punto di vista economico- finanziario per durare nel tempo.

I finanziamenti pubblici

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17 commenti su “I FINANZIAMENTI PUBBLICI: REQUISITI E MODALITA’ DI ACCESSO”

    • Ciao Salem,

      cosa significa che “il sito non va bene'”.
      Se ci spieghi meglio possiamo provvedere. Noi vediamo tutto e tutto sembra funzionare.

  1. Salve sono una ragazza di 23 anni vorrei realizzare un allevamento di lumache in terreni già in nostro possesso. Risiedo in Campania ed attualmente ci sono vari bandi in corso ( X giovani, per donne, per il rinnovo di terreni, per l’acquisto di materiali agricoli ecct) quali finanziamenti richiedere? Ho frequentato un corso di economia e organizzazione aziendale ,basteranno queste mie conoscenze a realizzare un buisness plan e in generale per ottenere dei finanziamenti ? O sarebbe meglio rivolgersi a un esperto (se ne esistono) per compilare i moduli e farsi indirizzare verso scelte vincenti ?

    • Ciao Valeria,

      non ho idea se il corso di Economia e organizzazione aziendale ti è sufficiente per scrivere il business plan in modo autonomo; dipende da quello che hanno insegnato e, soprattutto, da quello che hai imparato! Se ti hanno insegnato le tecniche di redazione di un piano d’impresa e le hai fatte tue, allora vai: scrivi il tuo piano e presentalo insieme alla domanda di finanziamento.

      Se, invece, non ti hanno detto come si fa e stai brancolando nel buio, clicca qui:
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  2. salve, volevo sapere se esistono fondi per l’apertura di associazioni sportive dilettantistiche a fondo perduto (nel mio caso una scuola di danza e fitness) e a chi mi devo rivolgere.
    Grazie

    • Ciao Emanuel,

      i bandi che finanziano l’apertura delle ASD (ma anche le ASD già costituite) ci sono e aprono proprio con l’obiettivo di finanziarte queste forme associative. L’unica cosa è che di questi bandi ne aprono abbastanza pochi e ci mettono dentro anche pochi soldi.

      Per sapere se in questo momento c’è qualche bando aperto per ASD,prova a fare una chiamata alla regione in cui risiedi o quella in cui vuoi mettere la sede legale e operativa della tua attività (di solito se ne occupa l’Assessorato alle Politiche Produttive) e chiedi in formazioni in merito. Se ti dicono che il bando c’è, sicuramente ti diranno di “presentare un progetto” per spiegare cosa vuoi fare e come vuoi farlo. In pratica, ti chiedono di scrivere il business plan della tua idea da allegare alla domanda di finanziamento.

      Se non sai come fare un piano d’impresa in modo semplice, chiaro e professionale, clicca qui:

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      Se, invece, desideri parlare con qualcuno dei nostri consulenti, puoi contattarci allo 06-688.91.958 oppure puoi scriverci una e-mail a:

      staff@businessplanvincente.com

      e saremo lieti di darti una mano.

  3. Salve vorrei aprire un negozio nella mia città un franchising posso avere delle agevolazioni?

    • Ciao Federico,

      per le agevolazioni sui franchising c’è un bando specifico che trovi nel sito di INVITALIA (si chiama proprio “bando Franchising”) ma le procedure per ottenere il finanziamento sono decisamente lunghe e specifiche. Tu entra nel sito e verifica e poi, se è il caso, fai una telefonata a d INVITALIA e chiedi a loro cosa fare e come farlo.

      Se avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno e da INVITALIA ti danno l’OK poi devi scrivere il business plan; se non sai come fare per scriverlo, clicca qui:

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  4. Salve sono Caterina ho 27 anni e vivo in provincia di Avellino. Vorrei prendere in gestione una scuola materna privata (già avviata ma in chiusura), secondo voi ho diritto a questo tipo di finanziamenti? A chi dovrei rivolgermi? grazie…

    • Ciao Caterina,

      solitamente i finanziamenti pubblici NON finanziano l’acquisto di azienda o ramo di essa nè, tantomeno, finanziano i costi necessari per acquistare la gestione ma servono per la copertura finanziaria degli investimenti che devono essere realizzati per l’implementazione operativa dell’attività di un’azienda già esistente o in fase di start-up. Quindi, purtroppo, credo che tu non possa fare ricorso a questi tipi di finanziamento (pubblico) per rilevare l’attività.

  5. salve volevo sapere se si può accedere a questa tipo di finanziamenti anche per la realizzazione di campetti di calcio o comunque strutture sportive

    • Ciao Giuseppe,

      per sapere se un campo di calcetto (o calcetto) è finanziabile oppure no occorre conoscere il CODICE ATECO relativo. Dopo avere effettuato la verifica del codice ATECO, occorre verificare anche una serie di altri requisiti che sono, di solito, presenti per ogni bando. Solo dopo avere verificato l’effettiva sussistenza di tutti i requisiti di accesso, puoi iniziare a scrivere il business plan che dovrai allegare alla domanda di finanziamento.

      Se non sai come fare per scrivere il tuo piano d’impresa, clicca qui:

      https://www.businessplanvincente.com/prodotti/come-fare-il-business-plan

      E’ la GUIDA PRATICA che, con un investimento piccolissimo, sta aiutando tantissimi imprenditori a scrivere il piano di business in modo semplice, chiaro e, sopratutto, professionale.

  6. Sono Giuliano, ho 39 anni e sono macchinista teatrale. Purtroppo la mia attività, quando è attiva mi permette di lavorare 5/6 mesi l’anno altrimenti, come adesso è in una fase di stallo negativa. Vorrei aprire una attività commerciale tipo “articoli da pesca” della quale sono fortemente appassionato, per cui vorrei sapere per ottenere un finanziamento a tasso agevolato o a fondo perduto a chi debbo rivolgermi?

  7. Una domanda. Ma questo vale anche per le aziende già aperte, in particolare difficoltà economica? grazie

    • Ciao Martin,

      in linea di massima i finanziamenti si estendono anche alle imprese in difficoltà economica. Certo, se l’azienda in questione sta sull’orlo del dafault (fallimento), forse è un pò più difficile riuscire ad ottenere i finanziamenti, perchè chi eroga il denaro potrebbe pensare che i finanziamenti stessi servono per “coprire” il fallimento!

      Però, se si riesce a dimostrare che alla base della richiesta di finanziamento c’è un’idea di business da lanciare, o investimenti da realizzare per fare ripartire l’attività, allora è più probabile ottenere i fondi.

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