
Il piano delle risorse umane è un altro elemento chiave che viene richiesto in fase di redazione del business plan. Come abbiamo scritto più volte in altri articoli del blog, le risorse umane sono un elemento critico per la nascita, lo sviluppo ed il successo di un’idea di business poichè rappresentano quell’elemento di professionalità indispensabile per raggiungere obiettivi di eccellenza.
Quante volte è capitato di entrare in un negozio, chiedere un’informazione al personale e ricevere una brutta risposta? E quante volte è capitato di chiamare aziende leader in settori come la telefonia mobile, chiedere informazioni all’operatore/ice del call centre, e ottenere come risposta un qualcosa che non ci ha soddisfatto? Potremmo continuare con gli esempi, ma il concetto è chiaro: chi si relaziona con un’azienda, prima di tutto si relaziona con le persone che la rappresentano, a tutti i livelli… Tanto è vero che la qualità e la formazione delle risorse umane è considerato (dalle aziende più avanzate) un vero e proprio asset strategico, piuttosto che un costo. Quando si parla di “risorse umane”, solitamente ci si riferisce all’intera struttura dell’azienda, dall’imprenditore, ai manager e a seguire tutto il personale dipendente che è presente in azienda.
Scrivendo il tuo business plan, nella sezione relativa al piano delle risorse umane, devi presentare il personale con cui condividi il progetto imprenditoriale: devi indicare la tipologia, il numero, le funzioni, le mansioni e le responsabilità delle persone di cui hai bisogno per avviare l’impresa.
All’interno del business plan solitamente c’è proprio una sezione che chiede di specificare alcuni elementi a proposito dei collaboratori che l’imprenditore intende inserire in organico: si chiedono, infatti, curriculum, competenze operative, competenze relazionali, competenze organizzative, autonomia, attitudini e altre informazioni utili per “conoscere” le risorse umane un pò meglio. Il perchè di queste domande, è abbastanza semplice da capire: le risorse umane devono (o dovrebbero) avere delle competenze direttamente riferibili al tipo di lavoro che si vuole fare.
Nel business plan, oltre ai collaboratori dipendenti da assumere, devi indicare anche eventuali consulenti o collaboratori esterni che intendi coinvolgere nella realizzazione del progetto. Le risorse umane coinvolte nel progetto devono avere le capacità professionali e le competenze relative al ruolo che vanno a ricoprire in azienda; nel caso non fosse così, è bene che prevedi degli interventi di formazione, oppure che dedichi un pò di tempo alla ricerca di professionalità più adatte al business che stai per iniziare.
Ricordati che una buona gestione delle risorse umane dà un grande contributo al successo del tuo progetto d’impresa, ed è anche ben apprezzato da chi legge e valuta il business plan. Infatti, in fase di valutazione del business plan, gli istruttori valutano con attenzione il team manageriale (titolare, eventuali soci, dirigenti vari) che gestisce il progetto. In fase di scrittura del piano d’imèpresa, per ogni membro del team manageriale descrivi ed indica compiti e responsabilità; inoltre metti in evidenza le caratteristiche che rendono queste persone adatte a ricoprire questo ruolo.
Anche per il personale dipendente devi compiere scelte oculate e devi verificare che ci siano le caratteristiche per svolgere con professionalità i compiti assegnati. Nel piano fai emergere la volontà di voler coinvolgere le risorse nel progetto imprenditoriale. Il personale deve essere coinvolto nel progetto d’impresa prima ancora che come lavoratori, come persone: devi essere ben disposto ad investire sulla dimensione umana, perchè una delle principali risorse di cui disponi in azienda sono proprio le risorse umane..
Il piano delle risorse umane:come farlo?
Dunque per fare concretamente il piano delle risorse, puoi partire dal dare le risposte a queste domande:
- Chi dirige l’impresa?
- Ci sono tutte le competenze necessarie per ricoprire le funzioni dirigenziali?
- Queste persone sono in grado di formare un team direzionale?
- Quali sono gli stipendi?
- Qualè l’eventuale livello di partecipazione al capitale da parte dei dirigenti?
- Quanto personale dipendente full time e con quali caratteristiche è necessario nel breve-medio- lungo termine?
- Quanto personale part time e con quali caratteristiche è necessario nel breve – medio- lungo termine?
- Sono necessari dei corsi di formazione?
Quindi, per concludere, il piano delle risorse umane va ben dettagliato così da capire in che cosa consiste e come contribuisce al successo dell’impresa. Si tratta di definire il numero, la qualifica, i salari e gli stipendi dei dipendenti ad ogni livello di impiego, evidenziando i punti di forza di ognuno. Inoltre devi definire le tipologie di contratto di lavoro, i possibili sviluppi di carriera, gli orari e gli eventuali turni di lavoro del personale che pensi di coinvolgere. Il personale che impeghi deve essere “tarato” alle dimensioni dell’impresa: non deve essere in eccesso, ma neanche in difetto.
All’inizio strutturati con il giusto personale nel rispetto delle tue disponibilità finanziarie e le tue esigenze operative; solo successivamente, assumi tutte le persone necessarie per sostenere la fase dell’espansione e del consolidamento della tua impresa.
Puoi utilizzare questo prospetto per mettere in evidenza il numero del personale impiegato con i relativi costi:
Come hai ben capito, saper scegliere il giusto personale e saperlo ben gestire vuole dire assicurare al tuo progetto d’impresa un ” quid” in più per raggiungere il successo. Assicurati quindi di avvalerti di risorse umane preparate, motivate e impegnate nel lavoro che devono svolgere.
Buongiorno e complimenti per la condivisione di queste importanti informazioni.
Avrei una domanda da sottoporvi, se possibile, sperando di riuscire a formularla in breve.
Sono Psicoterapeuta e mi è stato chiesto di dirigere un nuovo Centro di Psicologia dove si faranno prestazioni sanitarie (valutazioni e diagnosi, riabilitazioni e psicoterapie) e si terranno corsi di formazione per psicologi.
Oltre al costo della mia regolare prestazione da psicologa, non ho idea di come poter calcolare il costo per dirigere ed avviare il tutto.
Il problema economico non sussiste perché chi mi ha chiesto di avviare il tutto coprirà la cifra necessaria, ma la mia difficoltà è capire come si possa calcolare una cifra per il ruolo che mi hanno richiesto.
Grazie davvero per qualunque dritta riusciate a fornirmi!
Enrica
Ciao Enrica,
nemmeno io ho idea sul come potresti calcolare il costo per dirigere ed avviare l’attività.
Nel senso che determinati tipi di compenso sono, solitamente, oggetto di contrattazione (scusa il termine un pò rude..) tra le parti.
Ti faccio un esempio: io sono il tipo che mette i soldi nell’iniziativa e affido a te lo start-up. So che sei un’ottima professionista (psicologa) e so anche che sei un’ottima manager (nel senso che sei brava a gestire un business) e allora ti faccio una proposta che sta fuori dalla normale contrattazione collettiva (CCNL): oltre a pagarti le tue prestazioni da psicologa, decido di darti un TOT ad obiettivo raggiunto. In tal senso, per es, se raggiungi 1 ml di euro di fatturato (in termini di prestazioni sanitarie complessive del mio centro) decido di ricompensarti con 30.000 euro. Se raggiungi 2 ml di euro di fatturato, te ne do 70.000 e così via. Io divento ricco e faccio diventare ricca anche te.
Oppure, potrei nominarti “Direttore Generale” e farti un contratto specifico per i dirigenti del settore.
Oppure potrei darti una parte “fissa” (per es: 15.000 euro/anno) e ci aggiungo un BONUS (altri 20.000? 30.000? 100.000?) in base ai risultati che raggiungi.
Insomma: scusami se l’ho fatta un pò lunga, ma determinati tipi di compenso dipendono dagli accordi tra leparti, piuttosto che dal CCNL.