Fare il budget di un ristorante. Questa è una delle domande che ci è stata posta più frequentemente dai navigatori del nostro sito che vogliono avviare per la prima volta un’attività di ristorazione e non hanno la minima idea di quale dovrebbe essere il loro punto di partenza. Oltre agli “startupper” (cioè coloro che sono in fase di start-up della loro iniziativa) ci sono anche i ristoratori che svolgono questo lavoro da tanto tempo ma hanno poca dimestichezza con i numeri. Ebbene, in questo articolo tentiamo di dare una risposta sia agli uni che agli altri e cerchiamo di chiarire un po’ di idee. Vediamo di cosa si tratta.
Iniziamo con il dire, forse, la cosa più banale che possiamo dire: per fare il budget del ristorante devi partire dagli obiettivi che hai definito in fase di pianificazione cioè in fase di stesura del tuo business plan. Come abbiamo avuto più volte occasione di scrivere nei nostri articoli, ogni imprenditore dovrebbe, all’interno del suo business plan, definire gli obiettivi di medio-lungo termine (3-5 anni) che intende raggiungere ed elaborare le strategie per raggiungerli.
Fare il budget di un ristorante: la pianificazione della tua attività
Questo tipo di attività è ciò che tecnicamente si chiama “pianificazione“. Gli obiettivi di medio lungo termine che l’imprenditore intende raggiungere nei prossimi 3 anni, devono essere “tradotti” in azioni nel breve termine cioè nell’arco temporale di 1 anno. In altre parole, l’imprenditore deve programmare la sua attività nel breve termine. Lo strumento che l’imprenditore utilizza per la sua attività di programmazione e che anche tu puoi utilizzare nell’ambito della tua attività di ristorazione , è il BUDGET. Attenzione, però: molti pensano che i termini PIANIFICAZIONE e PROGRAMMAZIONE sono dei sinonimi, ma non è così: infatti, la pianificazione si riferisce ad un arco temporale di 3-5 anni e viene attuata tramite la pianificazione strategica. La programmazione, invece, si riferisce ad un arco temporale più breve (1 anno) e si attua tramite il suo strumento: IL BUDGET.
Questo accade perchè se il tuo ristorante non ha punti di riferimento, non ha obiettivi da raggiungere, non ha rotte alternative da seguire in caso di difficoltà, è come se la tua azienda fosse una nave in mezzo al mare in balia di se stessa: prima o poi capita che incontra qualche scoglio!! Puoi evitare di correre questo rischio se anche tu per la tua attività impari le tecniche per fare il budget di un ristorante così come hanno fatto in tanti altri prima di te. Non occorre quindi avere una bacchetta magica per fare le previsioni: basta semplicemente utilizzare questo strumento. Se, arrivato a questo punto, pensi che sia importante ed utile avere una guida ed un punto di riferimento per la gestione del tuo ristorante, allora continua a leggere questo articolo, perchè ti diamo alcune informazioni preziose per iniziare a comprendere la logica di un budget.
Fare il budget di un ristorante: gli aspetti commerciali da tenere presenti
Come si impostano i numeri e tutto quello che serve per fare il budget di un ristorante? Il budget commerciale riguarda sia le vendite sia i costi che prevedi di conseguire e sostenere nel corso di un anno. Per stabilire quale è il valore dei tuoi ricavi prova a rispondere a queste domande:
- Che tipi di piatti e di cucina propongo alla clientela? Cucina italiana? Cucina regionale? Cucina etnica? Etc….
- Che tipi di bevande penso di inserire nel menù?
- I clienti sono Italiani o Stranieri?
- Che gusti hanno i clienti?
- Quali sono le occasioni in cui i clienti decidono di andare a mangiare in un ristorante? Che tipo di occasioni sono? Con quale frequenza si ripetono? Ci sono periodi dell’anno ( giorni o mesi) in cui l’afflusso di clientela, nel ristorante, è maggiore rispetto ad altri periodi? Perchè?
- Per i piatti del mio menù, i clienti quanto sono disposti a spendere?
Le risposte a queste e ad altre domande simili, ti consentono di definire la varietà dei piatti e delle bevande da servire ai tuoi clienti e di determinare i rispettivi prezzi di vendita, nonchè il costo di approvvigionamento delle materie per prepararli. Arrivato a questo punto puoi definire il budget delle vendite in questo modo:
Questo esempio serve per capire meglio come fare il budget di un ristorante: infatti si riferisce ad un ristorante con circa 30 coperti e che lavora 11 mesi all’anno. Le stime sulle quantità dei piatti è calcolata al ribasso per prudenza. E’ sempre bene in fase di programmazione non esagerare con i numeri in eccesso, poiché si da una visione distorta di ciò che poi accade realmente. Leggendo il budget delle vendite, l’imprenditore stima un fatturato pari a 163.000 euro, dato dalla somma dei ricavi derivanti dai ricavi per gli antipasti ( pari a 18.000 euro), dai ricavi per i primi piatti (15.000 euro), dai ricavi per i secondi piatti (euro 95.000), dai ricavi per i contorni (20.000 euro) e dai ricavi per i dessert (15.000 euro).
Dopo aver stimato e fatto le previsioni sulle vendite, devi stimare l’ammontare dei costi commerciali. Per costi commerciali devi considerare tutti quei costi legati all’attività di vendita, come per esempio, i costi che prevedi per sostenere per la pubblicità e la promozione del ristorante, i costi per le provvigioni, e così via. Una volta fatta la stima delle vendite, puoi passare alla stima dei costi commerciali facendo il BUDGET DEI COSTI COMMERCIALI che tiene conto della struttura commerciale di un ristorante con 30 coperti, delle politiche di vendita adottate e dal tipo di mercato in cui il ristorante opera.
Fare il budget di un ristorante: il budget degli acquisti
Una volta che hai stabilito le tipologie e le quantità di piatti e quindi di pietanze che vuoi servire ai tuoi clienti, devi impostare il BUDGET DEGLI ACQUISTI cioè devi stabilire quanti ingredienti bisogna acquistare per preparare e servire i piatti che sono nel tuo menù. Il budget degli acquisti serve per fare la “lista della spesa”, ossia la lista di tutte le materie prime che servono per poter preparare quello che è stato scritto nel budget delle vendite. Solitamente, anche per un ristorante, così come accade per molte altre attività, le quantità degli ingredienti da acquistare non coincidono con le quantità dei consumi perchè nel magazzino del ristorante ci sono sempre delle provviste ( cioè delle scorte).
Dopo avere fatto il budget degli acquisti, si ha già un’idea di massima dei ricavi e dei costi che il ristorante dovrà affrontare. Il Budget non è finito qui, poichè per fare una previsione più precisa occorrerà inserire nel conto economico di previsione anche tutti gli altri costi di gestione tipici. Del modo in cui scrivere il budget degli altri costi, ne parleremo in un prossimo articolo, per ragioni di brevità.
Buongiorno,
se è possibile vorrei un aiuto. Devo realizzare un progetto riguardante la terziarizzazione o no di un ristorante che è collocato all’interno di un hotel a 4 stelle. Da dove devo iniziare e quali sono i punti da sviluppare durante la stesura?
Grazie mille
Ciao Himena,
purtroppo la risposta da darti è un pochino complessa poiché riguarda un particolare aspetto del controllo di gestione (le scelte di “make or buy”) che, oltre ad essere lungo, presuppone la conoscenza di tutto quello che riguarda i costi fissi, i costi variabili, i costi standard e la grandezza più importante della contabilità industriale che è il Margine di Contribuzione.
Infatti, la scelta tra terziarizzare e/o fare in casa dipende esattamente dal margine di contribuzione e dalla distribuzione di alcuni costi nell’ambito della suddivisione dell’azienda per “centri di costo”.
Una cosa decisamente complessa da spiegare nell’ambito di un posto.
Buonasera ero interessato alla redazione di un business plan per l’avviamento di un’attività ristorativa del tipo fastfood (in piccolo 30/40 coperti) all’estero. volevo avere ulteriori informazioni relative a tempistiche e costi.
Certo di una Vostra risposta,
Cordiali Saluti
Ciao Christian,
per questo tipo di informazioni puoi scrivere a staff@businessplanvincente.com e ti inviamo un format da compilare per verificare la fattibilità dell’idea di business al fine di poter formulare un’offerta economica.
Ciao
Complimenti, gli argomenti sono trattati con molta chiarezza e semplicità di comprensione; a me sono stati molto utili per redigere un business plan da consegnare in banca per un prestito, finalizzato all’apertura di un panificio/locanda.
Attendo le Vostre future pubblicazioni per approfondire le mie conoscenze in materia, grazie e buon lavoro
Annalisa
Ciao Annalisa,
grazie per i complimenti che ci fai. Ma i complimenti li facciamo noi a te perchè hai scritto il business plan della tua idea! Non ti resta che presentarlo e ottenere il prestito.
In bocca al lupo.
Ciao.. anche io sono rimasta un pò con il fiato sospeso nel leggere le ultime righe dell’articolo.. e sono andata alla ricerca della “seconda parte” senza successo!
Sto pensando di aprire un ristorante.. finora mi sono occupata di contabilità e amministrazione quindi, sono piuttosto pratica con l’elaborazione di Business Plan.. mentre non lo sono affatto con la previsione di costi tipici del settore che mi mettono in crisi..
Tassa sui rifiuti? Occupazione suolo pubblico? Costo per consulenti HACCP?
Mi trovo in crisi anche con l’importo da mettere a Budget per gli arredamenti della cucina.. nessuna azienda del settore rilascia un preventivo senza avere almeno una planimetria del locale da destinare all’attività (uff)! Quindi secondo loro, la mossa vincente sarebbe PRIMA acquistare il locale e POI chiedere un preventivo per la cucina……..tzè! :o)
Chiedo aiuto a qualche esperto in materia! Thanks..
Ciao Katia,
i preventivi di spesa sono indispensabili per la redazione del business plan. Ovviamente per avere delle stime attendibili è opportuno sapere di quanti mq è il locale da adibire all’attività.
Per avere la planimetria non è necessario aver acquistato l’immobile poiché, la planimetria è uno dei primi documenti che gli agenti immobiliari e/o i proprietari forniscono al potenziale acquirente che ha visionato il locale ed è interessato ad una trattativa.
direi che il discorso e’ interessante, ma troncarlo a meta’ e’ un delitto, la seconda parte ??? grazie e buon lavoro
Ciao Francesco,
ci dispiace avere commesso questo “delitto” ma, purtroppo, è un pò complesso sintetizzare nello spazio di un articolo tutto quello che andrebbe fatto ad hoc.
Spesso inseriamo alcuni articoli “tecnici” per dare un’idea delle linee generali che andrebbero seguite per impostare il budget (o quello che sia) in modo corretto.
Abbiamo scritto sopra a qualche navigatore che avremmo realizzato un prodotto specifico, viste le richieste che ci sono arrivate per e-mail.
Lo faremo, ma al momento siamo impegnati con altri obiettivi che un pò ci distolgono dalla realizzazione di altri prodotti. Appena saranno pronti, li metteremo on-line insieme a quello sul budget per il ristorante, per dare una risposta quanto più esaustiva a tutti coloro i quali, come te, ci hanno chiesto di approfondire qualche aspetto particolare del business plan o di altri temi che trattiamo nel sito.
Buongiorno a voi,
intanto complimenti per l’iniziativa e per l’utile articolo, anche io sono in attesa della seconda parte.
Nel frattempo vorrei chiedervi se esistono delle fonti per stimare l’incidenza media percentuale sui ricavi del canone sostenibile per l’affitto delle mura di un’attività di ristorazione.
grazie mille per la disponibilità
gregorio mazza
Vorrei sapere dove posso trovare i modelli menzionati nel articolo l BUDGET COMMERCIALE PER UN RISTORANTE. Grazie
Ciao Roberto,
al momento non abbiamo impostato dei modelli di budget specifici per il ristorante. Ma non escludiamo che in futuro lo possiamo fare.
Grazie per averci scritto. Ciao
mi servirebbe sapere,in modo pratico,da dove iniziare se si deve dirigere un ristorante.ovvero dal personale,visto che mi hanno proposto questo tipo di lavoro.grazie.
Per iniziare a gestire un ristorante, la prima cosa (scontata) da fare è il Business Plan (non potremmo dirti altro, dopotutto..).
Infatti, il business plan ti serve proprio per capire fino in fondo tutti gliaspetti relativi alla gestione di un ristorante, dall’organizzazione della sala, alla gestione degli acquisti, al funzionamento della cucina.
Insomma: che si tratti di un ristorante o di un’impresa produttiva, il consiglio di fondo è sempre lo stesso, poichè sempre di un’attività economica si tratta.
A presto.
utile,il vostro progamma ma mi interesserebbe,la seconda parte.piu’ specifica,dove la posso trovare?
Ciao Daniela,
rispondo a te la stessa cosa che ho risposto ad Andrea nel commento precedente.
Se avete bisogno di altre informazioni, noi siamo qui.
complimenti utile ma un po ristretto. Dove posso trovare la seconda parte?
Ciao Andrea,
la seconda parte la stiamo realizzando come prodotto specifico poichè è un pò complessa e lo spazio di un articolo è davvero poco.
A breve metteremo il link per maggiori informazioni.