COME FARE IL BILANCIO DI UNA COOPERATIVA [Terza Parte]

Come fare il bilancio di una cooperativa
Come fare il bilancio di una cooperativa

Per fare il bilancio di una cooperativa ti servono alcuni documenti: il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale e la Nota Integrativa. Nell’articolo precedente a questo, abbiamo  visto  il significato che si nasconde dietro ai valori contabili di  costo e di ricavo che sono nel Conto Economico. Ora vediamo il  significato delle voci che trovi quando leggi lo  Stato Patrimioniale della tua cooperativa.

Continuiamo ad esaminare il bilancio di un asilo nido. Una cooperativa che gestisce un asilo nido deve sostenere una serie di costi. Alcuni dei quali sono costi cosiddetti d’esercizio e contabilmente vengono registrati nel Conto Economico.  Altri costi invece sono i cosiddetti costi pluriennnali (chiamati anche immobilizzazioni) cioè quei costi che la cooperativa sostiene in un determinato anno ma che hanno una durata utile di più anni.

Per capire meglio, i costi pluriennali della cooperativa sono gli investimenti che deve fare per acquistare i locali dove svolgere l’attività di ludoteca, gli arredi ed i mobili per le aule, la cucina, etc. Oltre agli investimenti per i costi pluriennali (cioè le Immobilizzazioni), la cooperativa può fare investimenti in scorte di magazzino, oppure crediti, oppure disponibilità di banca o cassa (cosiddetto Attivo Circolante).

Per affrontare tutti questi investimenti la cooperativa deve trovare dei soldi cioè deve cercare una copertura finanziaria. Quindi se la cooperativa ha necessità di comprare investimenti per 300.000 euro, deve trovare fonti finanziarie (cioè finanziamenti) per altrettanti 300.000 euro. Dove si possono “rimediare” questi 300.000 euro? Da varie parti: € 200.000 ce li mettono i soci sotto forma di “capitale sociale”; i rimanenti € 100.000 vengono chiesti in prestito a terzi (il cosiddetto capitale di terzi), cioè alle banche, agli istituti finanziari, a parenti, amici, fornitori o altri finanziatori.

Ecco come appare lo Stato Patrimoniale della cooperativa in forma sintetica:

Stato Patrimoniale di una Cooperativa
Stato Patrimoniale di una Cooperativa

 

Cosa significano quindi queste voci dello Stato Patrimoniale? Come vanno lette ed interpretate? Queste voci contabili ci dicono che che la cooperativa ha investito € 210.000 in immobilizzazioni cioè in beni (cucina, arredi, etc) che impiegano quindi molti anni prima di “ritrasformarsi” in denaro liquido (attraverso le quote di ammortamento); i rimanenti € 90.000 sono stati investiti in capitale circolante. Cosa c’è dentro a questo capitale circolante? Ci sono le rimanenze (€ 5.000); ci sono dei crediti (per 45.000 euro) e poi ci sono delle liquidità (per 40.000 euro). Tolte le liquidità, tutto quello che sta nel capitale circolante si “trasforma” in denaro entro un periodo di 12 mesi.

Per far fronte a questi investimenti di 300.000 euro, la cooperativa deve trovare la copertura finanziaria cioè le fonti di finanziamento o, se preferisci: deve trovare i soldi per comprare tutti gli investimenti. Come mostra lo stato patrimoniale, in questo caso € 200.000 sono messi dai soci sotto forma di capitale sociale; questo capitale sociale ha un peso positivo per la cooperativa perchè si tratta di denaro che essa ha a disposizione in modo permanente (cioè non deve restituire) e sul quale non vengono pagati gli interessi.

Invece il capitale di terzi (meglio conosciuti come debiti!) per una parte pari a € 80.000 sono stati prestati alla cooperativa dalla banca sotto forma di mutuo e quindi, pur rappresentando un debito, sono soldi che non devono essere restituiti subito (cioè entro 12 mesi) ma in un arco temporale di almeno 5-10 anni. Gli altri 20.000 euro sono debiti a breve termine, cioè debiti che la cooperativa ha nei confronti dei suoi fornitori, e che si impegna a pagare entro 12 mesi.

Esaminando quindi lo Stato Patrimoniale puoi vedere le scelte compiute dalla cooperativa cioè come ha investito i soldi a disposizione tra le immobilizzazioni e le attività liquide. E non solo: perchè leggendo lo Stato Patrimoniale puoi comprendere se ha rispettato il principio della correlazione temporale.

Stato Patrimoniale di una cooperativa
Stato Patrimoniale di una cooperativa

 

Leggengo i dati dello Stato Patrimoniale della coopertativa, tu stesso puoi vedere che il principio della correlazione temporale è stato rispettato perchè la cooperativa ha usato tutti i 200.000 euro del capitale sociale e una parte dei debiti a lungo termine per compiere gli acquisti in immobilizzazioni pari a €210.000. E non solo: la cooperativa, grazie all’indebitamento a lungo termine (cioè il mutuo) riesce a “coprire” anche il valore delle scorte (€ 5.000) e dei crediti v/clienti che deve incassare. Per far fronte ai debiti nei confronti dei fornitori, cioè che devono essere pagati nei prossimi 12 mesi, la cooperativa può utilizzare la disponibilità liquida della banca.

 

Conclusioni

Dopo quanto abbiamo visto, ora sicuramente comprendi meglio il perchè il Bilancio non risponde alla sola domanda “Quante imposte devo pagare quest’anno?”.

Se utilizzi il bilancio solo per cercare questa risposta, utilizzi le sue informazioni solo al 10% delle sue potenzialità.

Come hai letto in questo articolo e negli articoli precedenti, dal bilancio puoi trarre indicazioni importanti sulla tua attività caratteristica. Se essa ti ha generato risorse o te le ha assorbite; puoi inoltre anche tu verificare se hai utilizzato correttamente le fonti finanziarie (cioè i soldi) che hai a disposizione per fare i tuoi investimenti o se invece hai utilizzato debiti a breve termine per acquistare mobili e arredi. Il bilancio serve a questo e molto altro ancora…

Come fare il bilancio di una cooperativa [Prima Parte]

Come fare il bilancio di una cooperativa [Seconda Parte]

 

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