PIANIFICAZIONE STRATEGICA E STRATEGIA

Pianificazione strategica e strategiaPianificazione strategica e strategia sono gli aspetti fondamentali del business che devono essere considerati prima ancora di mettere mano al portafogli ed iniziare ad investire capitali in un’idea! Sempre nello stesso articolo abbiamo dato una certa attenzione a cosa significa “pensare” in modo strategico: pensare in modo strategico significa immaginare un futuro (più o meno lontano) e metter in atto una serie di attività e comportamenti che siano tali da raggiungere quella Visione aziendale che è stata immaginata. In questo articolo vogliamo continuare a dare qualche informazione a proposito della strategia, che è uno degli argomenti più delicati della gestione aziendale.

Perchè? Saremo ripetitivi, e ce ne scusiamo, ma sappiamo per esperienza che durante la vita dell’impresa non sempre l’imprenditore (o il management della sua azienda) definisce un quadro di sviluppo di lungo termine poiché, di solito, la gestione è orientata su periodi di tempo abbastanza brevi (di solito l’esercizio amministrativo). Sono abbastanza rari quegli imprenditori che pianificano tutto e, poi, seguono quello che hanno pianificato. Ma vediamo di capirci qualcosina in più.

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IL BUSINESS PLAN E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

Il Business Plan e la pianificazione strategica
Il Business Plan e la pianificazione strategica

Il business Plan e la pianificazione strategica: perché nel business plan è così importante fare la pianificazione strategica della tua idea imprenditoriale? Per quale motivo il business plan è considerato lo strumento con il quale un imprenditore mette nero su bianco la strategia che vuole attuare per realizzare la sua idea? 

Cosa deve fare un imprenditore per pianificare nel miglior modo possibile il futuro della sua attività? Da cosa dipende la possibilità di conseguire gli obiettivi che si è data un’impresa nel breve e medio termine?

Mamma mia, quante domande…

In questo articolo ti darò le risposte a queste e altre domande “classiche” che ruotano intorno all’argomento “il Business Plan e la pianificazione strategica”.

Tempo fa abbiamo scritto questo articolo e abbiamo voluto mettere in risalto il fatto che il piano d’impresa svolge una serie di ruoli molto importanti. Il ruolo più importate è quello di essere una “guida” per l’attività dell’imprenditore. In pratica, il business plan è una specie di “binario” sul quale viene messa l’impresa allo scopo di realizzare gli obiettivi prefissati. 

Seguendo questa “guida” hai la possibilità di fare esattamente quello che hai scritto nel tuo piano d’impresa. Altrimenti, senza guida, il rischio che corri è quello di procedere “a tentoni”, “a naso”, seguendo la via della fortuna.

Ora: se non ci fossero di mezzo i TUOI SOLDI, un simile modo di “gestire” l’azienda si potrebbe anche accettare! Allo stesso modo, se non ci fosse una concorrenza sempre più agguerrita e preparata, sarebbe (forse) possibile gestire un’azienda come si faceva fino agli anni ’90. Però, c’è un piccolo “però”: sono cambiate un po’ di cose, rispetto agli anni ’80 e ’90..

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BUSINESS PLAN E FINANZIAMENTI DEL COMUNE DI ROMA

Business Plan e finanziamenti del Comune di Roma
Business Plan e finanziamenti del Comune di Roma

Qualche mese fa (Luglio 2009), abbiamo fatto un business plan per chiedere i finanziamenti del Comune di Roma, e abbiamo partecipato al bando della legge 266 che finanzia nuove iniziative economiche. Come tantissimi navigatori del nostro sito che hanno in mente una nuova idea di business, anche noi ne avevamo (e ne abbiamo) una.

E  visto che è il nostro mestiere, abbiamo fatto semplicememte quello che diciamo di fare nelle pagine di questo sito web, perchè non ci piace “predicare bene e razzolare male!” . Quindi, abbiamo ragionato, ci siamo confrontati, abbiamo fatto una ricerca di mercato, abbiamo studiato la concorrenza, abbiamo fatto delle analisi e delle proiezioni sullo sviluppo futuro del nostro business, abbiamo fatto un paio di conti e alla fine ci siamo detti: “Bene, pare che i presupposti ci sono!”, e quindi abbiamo tirato giù il nostro business plan.

Compilato per benino, proprio come diciamo di fare a tutti coloro che navigano il nostro sito. Senza fare previsioni “stellari”, o lanciando numeri nell’iperspazio, ma   facendo attenzione alla coerenza economico-finanziaria del progetto e rimanendo “semplicemente” realisti. Il risultato quale è stato?

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I COSTI DI UNA COOPERATIVA [Seconda Parte]

I costi di una cooperativa
I costi di una cooperativa

I costi di una cooperativa, come abbiamo scritto in questo articolo , comprendono sia i costi fissi che i costi variabili. Dei costi fissi ne abbiamo già parlato. Vediamo ora di capire cosa sono i costi variabili.

I costi variabili di una cooperativa sono invece tutti quei costi che variano in relazione al volume di produzione cioè dalle quantità di camere e che la cooperativa riesce ad occupare. Questi costi variabili quindi li sostieni solo e soltanto se produci il prodotto o eroghi il servizio. I costi variabili per una cooperativa che gestisce un albergo sono per esempio: i costi per il cambio della biancheria, i costi per il set di cortesia, costi per energia e acqua nelle camere, costi per le provvigioni alle agenzie di viaggio.

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I COSTI DI UNA COOPERATIVA [Prima Parte]

I costi di una cooperativa
I costi di una cooperativa

I costi di una  cooperativa sono tanti e di diversa natura. E  sono soprattutto i costi che hanno “un peso” quando vai a  calcolare e  determinare il prezzo di vendita finale del prodotto o servizio. E non solo. Perchè oltre a voler conoscere i costi per stabilire il prezzo di vendita, essi ti possono essere utili per verificare, per esempio, se il tuo processo produttivo è efficiente (cioè non spreca soldi e risorse).

In molte cooperative ed organizzazioni del Terzo Settore, spesso, le decisioni sui costi  da sostenere  si prendono sulla base dell’esperienza e delle capacità e competenze dei vari operatori. Queste decisioni se sotto l’aspetto  tecnico risultano essere perfette, può accadere che da un punto di vista economico sono un disastro.

Quando esamini i costi della gestione tieni conto che non sono tutti uguali,  perchè al di là della loro diversa nomenclatura, i costi si comportano in modo diverso.  E’ evidente che il costo del personale è diverso dal costo per l’acquisto del materiale, o dal costo per le utenze o dal costo dell’affitto del locale: perchè si tratta dell’acquisizione di risorse di natura diversa. Ma in merito al comportamento, devi sapere che  ci sono costi che possono variare nel tempo e nelle quantità prodotte; per esempio, il  costo che sostengo oggi per acquistare 1 litro di benzina è sicuramente diverso dal costo che ho sostenuto 10 giorni fa e anche dal costo che sosterrò tra 15 giorni. Inoltre la variabilità dei costi può dipendere oltre che dal tempo anche dalla quantità perchè ci sono dei costi che aumentano o diminuiscono in base anche alle quantità prodotte.

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COME FARE IL BILANCIO DI UNA COOPERATIVA [Terza Parte]

Per fare il bilancio di una cooperativa ti servono alcuni documenti: il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale e la Nota Integrativa. Nell’articolo precedente a questo, abbiamo  visto  il significato che si nasconde dietro ai valori contabili di  costo e di ricavo che sono nel Conto Economico. Ora vediamo il  significato delle voci che trovi quando … Leggi tutto

COME FARE IL BILANCIO DI UNA COOPERATIVA [seconda parte]

Come fare il bilancio di una cooperativa
Come fare il bilancio di una cooperativa

Per fare il bilancio di una coperativa, come abbiamo scritto nell’articolo precedente, servono 3 documenti: il Conto Economico, lo Stato Patrimoniale e la Nota Integrativa. In questo articolo vediamo come puoi anche tu  leggere ed interpretare le voci del Conto Economico.

Partiamo con un esempio qualsiasi: una cooperativa che svolge l’attività di asilo nido e ludoteca. Per iniziare ha bisogno di acquistare o prendere in affitto: locali, attrezzature didattiche, cucina, impianti di riscaldamento e di condizionamento, mobili ed arredi, generi alimentari per i pasti, materiale di consumo, educatori, personale amministrativo, servizi di luce, gas, acqua, telefono, assicurazioni, pulizie, consulenza, manutenzioni ed altro.

Per procurarsi tutto ciò la cooperativa sostiene dei costi. Ogni volta che la cooperativa eroga il suo servizio di assistenza e di animazione nei confronti dei bambini consegue dei ricavi. Quindi nel Conto Economico c’è la sintesi di tutti i costi d’esercizio (cioè tutti questi costi che vengono sostenuti ogni mese) e di tutti i ricavi della cooperativa a partire dal 1°gennaio al 31 dicembre di ogni anno.

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COME FARE IL BILANCIO DI UNA COOPERATIVA [Prima Parte]

Come fare il bilancio di una cooperativa
Come fare il bilancio di una cooperativa

Per fare il bilancio di una cooperativa devi “dialogare”  con i numeri cioè devi avere a che fare con costi e ricavi,  con investimenti e finanziamenti e con entrate e uscite finanziario-monetarie. Sappiamo che quando si parla di “certi numeri” e  di bilancio, molte persone  possono trovare delle difficoltà legate al ‘fatto che non tutti hanno seguito studi di ragioneria o economici.

Quando il commercialista predispone e  presenta  il  bilancio di fine anno  alla cooperativa, sembra che l’unica effettiva preoccupazione sia: “Quante imposte dobbiamo pagare”? . Questa è una cosa che non accade solo nelle cooperative ma in molte aziende e la conclusione è che l’imprenditore pensa che il bilancio sia uno strumento utilizzato dal commercialista contro di lui, nell’interesse unico dello Stato. Ma le cose, come vedremo tra poco, non stanno esattamente così. Infatti il bilancio non è uno strumento con cui il consulente si diverte a torturare il suo cliente, ma è uno strumento utilissimo ai fini decisionali. Al suo interno si nascondono una serie di dati, notizie e informazioni che sono utilissime per prendere decisioni.

Anzi, sarebbe proprio il caso di dire che le migliori decisioni si prendono con il bilancio sotto mano, ammesso che si sappia come utilizzarlo. Esso diventa quindi un  “termometro” per misurare lo stato di salute della tua cooperativa in base alle scelte e alle decisioni che sono state prese e per decidere quali sono le “terapie” più giuste ed opportune da adottare per la gestione.

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