Quando si parla di investimenti e finanziamenti e della loro correlazione temporale, ci si riferisce ad uno degli aspetti più importanti della finanza d’impresa, Inoltre, ci si riferisce ad uno dei principi di corretta gestione finanziaria dell’azienda. La gestione finanziaria dell’azienda ha a che fare con il denaro e la sua gestione. Si tratta di capire da dove arrivano i soldi e dove vanno a finire a seguito delle operazioni di investimento. questo riguarda si il breve che il lungo termine.
Ma non solo: ciò che conta è anche la “qualità” del denaro che l’azienda riesce a reperire sul mercato. Perché il denaro è così importante in un’impresa? quali sono i veri motivi per i quali occorre stare attenti alla gestione finanziaria dell’impresa?
Queste sono domande semplici solo in apparenza. La corretta gestione della finanza aziendale serve per garantire la sopravvivenza dell’azienda nel medio-lungo termine.
Infatti i soldi, oltre che per acquistare investimenti in immobilizzazioni e in capitale circolante, servono anche per pagare le spese della gestione economica.
Per poter pagare l’acquisto di questi beni , l’imprenditore deve disporre di denaro liquido prodotto dalla gestione stessa, o deve essere in grado di reperirlo da qualche fonte esterna (banche o altri finanziatori). Quello che è importante, sono le condizioni in cui si riescono a reperire queste fonti di finanziamento. Ciò significa che non è importante solamente “quanti” soldi si riescono a reperire per finanziare gli investimenti, ma è importante anche la natura di questi finanziamenti: sapere, cioè, cosa vanno a finanziare.
Il principio della correlazione tra investimenti e finanziamenti è un principio cardine su cui si basa (o si dovrebbe basare) una corretta gestione aziendale perchè, se è vero che l’azienda è strutturalmente indebitata, allora è anche vero che una gestione della finanza aziendale poco attenta può portare l’azienda sulla soglia della crisi finanziaria, e conseguente rischio di fallimento. Uno degli aspetti più rilevanti della gestione è la scelta della struttura finanziaria, cioè la scelta che l’imprenditore fa in merito alle varie possibilità di finanziare la sua impresa.
In moltissimi casi, questa scelta avviene in modo un po’ casuale (cioè viene lasciata al caso): spesso, il primo che dice “ok, ti presto i soldi!” viene scelto come finanziatore, perchè i soldi sono una risorsa scarsa. E questo è comprensibile. Meno comprensibile è, invece, il fatto che solitamente l’unico dato che viene considerato è il costo dell’indebitamento, cioè il tasso di interesse che l’impresa deve pagare alla banca per i soldi che ha preso in prestito. E questo è giusto. Solo che poi non è possibile trascurare alcuni aspetti del finanziamento che forse sono più importanti del tasso di interesse, come ad esempio la scadenza temporale dei finanziamenti stessi, cioè il periodo di tempo entro cui devono essere rimborsati.
Investimenti, finanziamenti e loro correlazione temporale
Quindi, quando si parla di investimenti e finanziamenti, cosa c’entra questa correlazione temporale? La scadenza temporale dei finanziamenti deve seguire quella degli investimenti, che, come noto, si dividono in investimenti in immobilizzazioni e investimenti in capitale circolante (vedi qui la differenza). In base al principio della liquidità le immobilizzazioni “si traducono” in soldi liquidi nel lungo periodo (oltre 12 mesi), mentre il capitale circolante “si traduce” in soldi liquidi nel breve periodo (entro i 12 mesi), ad esclusione di quelle voci (come la cassa e la banca) che sono già liquide.
Ciò significa che, a seconda del tipo di investimento, “occorre aspettare che l’investimento si traduca in denaro prima o dopo i 12 mesi”. Allo stesso modo, anche i finanziamenti hanno una scadenza temporale, che può essere divisa in breve termine (entro i 12 mesi) e in lungo termine (oltre i 12 mesi). Ciò significa che ci sono 12 mesi di tempo per pagare alcuni tipi di finanziamento, e oltre 12 mesi per pagarne altri. Il caso tipico di finanziamento ento 12 mesi è lo scoperto di conto corrente bancario che si chiama “corrente” proprio a causa della scadenza temporale, mentre un mutuo per acquisto di macchinari è il caso tipico di finanziamento di lungo termine (oltre 12 mesi).
Quando si parla di investimenti, finanziamenti e loro correlazione temporale, ci si riferisce proprio al principio in base al quale sia gli investimenti che i finanziamenti hanno la stessa scadenza temporale, poichè se si finanziano investimenti a lungo termine (oltre 12 mesi) con debiti di breve termine (entro 12 mesi) si verifica uno “sfasamento” tra le date di scadenza: in pratica, l’azienda si trova a dovere pagare prima i debiti, e dopo a monetizzare gli investimenti, rischiando di andare in crisi di liquidità perchè se prima si paga e poi si incassa, resta “un buco” di liquidità che va coperto con altri finanziamenti, che costano oneri finanziari portano al collasso finanziario.
Questa è una delle regole fondamentali della finanza aziendale che qualsiasi imprenditore, neo imprenditore o aspirante imprenditore dovrebbe conoscere per gestire al meglio il suo business.
Quindi è importante, per una corretta gestione, che gli elementi del patrimonio destinati a rimanere investiti per lungo tempo in azienda siano finanziati con capitale permanente (cioè capitale proprio e capitale di terzi a medio /lungo termine) Per verificare la corretta correlazione temporale, rispetto alle scadenze, tra investimenti e finanziamenti occorre far ricorso all’analisi dei cosiddetti margini finanziari. Questi margini sono il Capitale Circolante Netto (CCN), il Margine di Tesoreria (MT) ed il Margine di Struttura (MS).
Il Capitale Circolante Netto (CCN)
Il Capitale Circolante Netto (CCN) esprime il ricorso agli investimenti di breve periodo (cioè al capitale circolante) per la copertura dei debiti a breve scadenza. Se il Capitale Circolante Netto è positivo vuol dire che l’azienda è in grado di far fronte ai suoi impegni di prossima scadenza utilizzando investimenti liquidi o facilmente liquidabili. Se al contrario il Capitale Circolante Netto (CCN) è negativo, l’azienda non è in grado di far fronte al pagamento dei debiti prossimi alla scadenza e quindi è costretta a “smobilizzare” gli investimenti a lungo termine.
Il Margine di Tesoreria (MT)
Il Margine di Tesoreria (MT) esprime la capacità dell’azienda di far fronte alle scadenze dei debiti a breve termine attraverso risorse liquide. Se il Margine di Tesoreria è positivo, ciò significa che l’azienda è in equilibrio finanziario poichè è in grado di restituire i debiti a breve termine e far fronte quindi ai suoi impegni; se invece il Margine di Tesoreria (MT) è negativo, le liquidità a disposizione dell’azienda non sono sufficienti per far fronte ai debiti a breve scadenza.
Il Margine di struttura (MS)
Il Margine di Struttura (MS) indica la capacità dell’impresa di coprire gli investimenti in immobilizzazioni con mezzi propri. Se il Margine di Struttura è positivo vuol dire che il capitale proprio finanzia anche una parte dell’attivo circolante, e quindi la struttura finanziaria dell’azienda è in una posizione di equilibrio; se al contrario il Margine di Struttura è negativo si è di fronte ad uno squilibrio finanziario poichè significa che il capitale proprio non è sufficiente a “coprire” le immobilizzazioni.
Il MS negativo è il classico esempio di “sottocapitalizzazione” delle aziende italiane. Quindi, nel momento in cui ti appresti a pianificare la struttura finanziaria della tua azienda, non fare solo caso al tasso di interesse che ti chiede la banca per i soldi che ti presta, ma ricorda di tenere presenti anche questi aspetti di correlazione temporale tra investimenti e finanziamenti. Sapere gestire questo aspetto della tua azienda, ti pone nelle condizioni di potere “contrattare” con la banca o con un altro finanziatore le condizioni del credito.
Non ti accontentare, quindi, di ottenere prestiti a tasso di interesse in apparenza allettanti!! Dietro l’angolo della struttura finanziaria potrebbero nascondersi insidie ben peggiori di uno 0,5% in più o in meno sulle condizioni del credito!
Accidenti!!!! complimenti per la chiarezza e la semplicità di come trattate argomenti altrimenti veramente difficili da comprendere, grazie. Continuate così.
Ciao Pier,
e un bel “grazie” anche a te per i complimenti che ci hai fatto.
Ma, sai, anche noi ne abbiamo le scatole piene di tutti questi professoroni e consulenti che parlano all’unico scopo di autocelebrarsi e di fare vedere quanto sono bravi!
E quindi, abbiamo deciso di seguire una strada diversa, a beneficio di chi ci legge. Perchè, poi, in fondo in fondo, è vero che tutto ciò di cui sriviamo sono cose “veramente difficili da comprendere” (come hai scritto), ma noi crediamo che la difficoltà di comprensione dipende solo da chi tenta di fare capire, senza riuscirci…
complimenti siete davvero bravi!!
Grazie mille, sonno utilissimi i vostri aggiornamenti,continuate cosi
Ciao Flori,
grazie per il commento. Continueremo così, ormai ci siamo dentro…
Ciao,
volevo chiedervi: è meglio impegnarsi a “modellare” un controllo di gestione e finanziario da prima di costituire la società o è meglio lasciare sul generico inizialmente e poi aggiustarlo in itinere conoscendo meglio le dinamiche ?
Conosco bene il dominio nel quale la mia impresa si muoverà e ho visto molti piani dei conti e dimensioni di analisi (centri di costo e di ricavo) che altre aziende usano nel mio stesso dominio. Posso, su questa conoscenza e su ipotesi abbastanza plausibili, avviare l’impresa già con degli indicatori da subito. Oppure è tempo perso perchè bisogna adeguarsi alle realtà che si incontrano sul campo ?
Grazie
Ciao Peter,
ogni giorno un imprenditore deve prendere decisioni e risolvere problemi. Più numerose sono le informazioni e i dati di cui dispone più è facile decidere!
Ci chiedi se è meglio impostare un controllo di gestione prima o dopo la costituzione della tua attività. Sicuramente è meglio farlo prima. E ti diciamo il perchè. Perchè la sua introduzione si riflette ed influenza le modalità operative e gestionali dell’azienda.
Pianificare e programmare prima “non è mai tempo perso” significa che in questo modo non “navighi a vista” ma navighi seguendo una rotta ben precisa. E’ probabile che in fase di controllo tu possa riscontrare degli scostamenti tra gli obiettivi che ti sei prefissato e quelli che hai raggiunto: ciò è normale che accada . In questo caso non devi far altro che “riallineare” la tua organizzazione verso i risultati che intendi raggiungere.
Se hai bisogno di altri chiarimenti siamo a tua disposizione.
Ciao
Ho avuto la fortuna in questo interesantissimo sito e devo dire che gli aggiornamenti che ogni tanto arrivano sono molto interessanti.
Grazie
molto interessante l’approfondimento. Purtroppo nelle PMI non sempre si è organizzati per fare profonde valutazioni ma ci si lascia trasportare dall’emotività del momento.
Cordaili saluti
hai ragione Giuseppe, e aggiungo che troppo spesso questi approfondimenti sono percepiti come cose complicatissisme da fare, che richiedono tempo per essere implementate, e per i quali occorre essere degli esperti di finanza aziendale o di chissà quale altra materia.
solo che poi, in realtà, si tratta solo di conoscere l’ABC della finanza aziendale. Inutile chiedere alle istituzioni finanziarie, perchè di questa forma di “ignoranza” (nel senso davvero etimologico del termine…) si nutrono e ci prosperano.
Un imprenditore dovrebbe conoscere la qualità dei suoi finanziamenti, oltre che la loro quuantità, perchè poi si ritrova in difficoltà finanziarie senza nemmeno sapere come e perchè…
Grazie per il tuo contributo.
Buongiorno, sono Maria da Milano, ho dato uno sguardo veloce al contenuto qui sopra, mi sembra molto interessante. Penso che mi sarà senz’altro utile. Vi ringrazio tantissimo.
Salve, sono Anna. Da quando mi sono affidata a voi per svolgere il mio compito trovo molto interessante tutti i vs/ suggerimenti e aggiornamenti.
Continuate ancora in quesdta speciale attività. Vi ringrazio.
Ciao Anna,
grazie a te per il commento e soprattutto per l'”esserti affidata” a noi per svolgere il tuo compito.
Continueremo a lavorare come stiamo facendo soprattutto grazie a quanti, come te, trovano utile quello che facciamo.
La prossima settimana ci saranno delle novità molto ineteressanti per tutti i navigatori che ci hanno chiesto ulteriori informazioni.
A presto